Paolo Silenzi (Linea Italia Calzature): «Le tensioni geopolitiche condizionano i mercati»

Paolo Silenzi (Linea Italia Calzature): «Le tensioni geopolitiche condizionano i mercati»
Paolo Silenzi (Linea Italia Calzature): «Le tensioni geopolitiche condizionano i mercati»
di Massimiliano Viti
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Sabato 17 Febbraio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:14

Paolo Silenzi guida l’azienda artigiana Linea Italia Calzature di Montegranaro (marchio Paul Silence). E riveste il ruolo di presidente di Cna Marche.
Paolo Silenzi, quali aspettative per il Micam? 
«C’è tanta apprensione. Sappiamo che il risultato della fiera è importante e può anche determinare l’esito di una stagione di vendita. Siamo motivati. Ci siamo impegnati tanto per presentare dei prodotti capaci di soddisfare le esigenze del mercato».

 
Eppure?
«Ci sono tensioni geopolitiche che influiscono negativamente. Mi riferisco alle guerre. Ma c’è anche il cambiamento climatico con cui bisogna fare i conti. In questo momento vediamo il bicchiere mezzo vuoto. Ma guardiamo con speranza le elezioni di Europa e Usa».
Quindi che bilancio si aspetta dalla manifestazione? 
«Le imprese partecipanti sono sicure di aver fatto il massimo. Speriamo che la situazione generale non influisca più di tanto sulle presenze. E confidiamo nel coraggio dei buyer».
Parliamo dei mercati: la Germania?
«È in difficoltà, non c’è dubbio».
Gli Stati Uniti? 
«Mercato appetibile ma complesso e costoso. Occorre una rete vendita locale e notevoli investimenti».
La Russia? 
«I numeri che genera non sono quelli di una volta ma è importante presidiarla. I marchigiani ci credono».
La Cina?
«Un mercato enorme che è in contrazione. Dobbiamo lavorarci: dal prodotto ad hoc al servizio. Ma i consumatori cinesi preferiscono acquistare prodotti griffati».
Con che umore la scarpa marchigiana si presenta al Micam? 
«Siamo fortemente preoccupati per la situazione. La crisi si fa sentire. Ci sono aziende che hanno già sfruttato le 26 settimane di cassa integrazione in dotazione».
Quali misure per sostenere il comparto?
«Più fondi a disposizione per la cassa integrazione.

Ma poi occorrono politiche attive sul territorio. Le istituzioni devono puntare un faro sul distretto. Alcune misure sono valide come le agevolazioni per favorire la partecipazione delle aziende alle fiere».

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