Marche, Landini rilancia sulle vertenze
"Tutelare produzioni e occupazione"

Marche, Landini rilancia sulle vertenze "Tutelare produzioni e occupazione"
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Mercoledì 8 Aprile 2015, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 17:36
LORETO - La Fiom seguirà gli sviluppi dell'acquisizione di Indesit da parte del Gruppo Usa Whirlpool. Lo ha detto a Loreto il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, a margine dell'assemblea che ha eletto Tiziano Beldomenico nuovo segretario provinciale Fiom. "E' una necessità affinché il nuovo piano industriale abbia le caratteristiche di rafforzare complessivamente la presenza delle produzioni di quel gruppo in Italia. È decisivo che gli stabilimenti e i livelli occupazionali siano garantiti, e che il Governo svolga un compito sostanzialmente importante", per non perdere "pezzi", come la Pirelli.



Il rischio di perdere pezzi



"Di fronte ai processi in atto, ci sono molti punti che verranno al pettine nelle prossime settimane - ha osservato Landini -. Continuare a raccontare di crescite e crescite, come fa il Governo, senza affrontare seriamente i problemi della ripresa degli investimenti, delle politiche industriali che si fanno e del ruolo del Governo per andare in questa direzione, è secondo noi un modo sbagliato". E ancora: "Corriamo il rischio di perdere progressivamente dei pezzi - ha osservato -: l'ultimo caso evidente, avvenuto nel silenzio, anche se l'azienda non appartiene al settore metalmeccanico, è indicativo dei rischi che si possono correre, ed è la vicenda Pirelli. Non un'impresa privata - ha rimarcato Landini - ma il Governo Cinese, attraverso i fondi di investimento, ha comprato un gruppo importante. Quando si dice il mercato, si dicono cavolate. In una fase del genere, per rilanciare il sistema industriale di un Paese c'è bisogno di un intervento pubblico".



La vertenza Fincantieri



Cambia il fronte, ma non la sostanza: la tutela dell'occupazione. "Fincantieri - ha incalzato Landini - aumenti del 20% il numero di dipendenti, faccia rientrare produzione all'interno, riduca gli appalti e si assuma la responsabilità di garantire che a tutti i dipendenti che lavorano con ditte in appalto vengano applicati i contratti nazionali di lavoro e garantite le leggi e le tutele". Lunedì e martedì prossimi, ha ricordato il sindacalista, saranno due giorni di trattative tra sindacati e azienda anche sul contratto integrativo. "I lavoratori hanno scioperato in tutti i cantieri - ha ricordato - e chiedono all'azienda di mettersi a discutere sulla piattaforma presentata dal sindacato". E siccome di tratta di un'azienda pubblica, "pensiamo che questo sia un tema di cui anche il Parlamento e il Governo si debbano occupare: non è accettabile ciò che ha proposto Fincantieri, e cioè di aumentare l'orario di lavoro gratis". La Fiom rivendica anche dall'azienda un "percorso di crescita della formazione".



Le proposte sul lavoro



Sempre da Loreto Landini ha rilanciato: "Per sostenere le proposte della Fiom sul mercato del lavoro occorre, come ha deciso la Cgil, lavorare a un disegno di legge di iniziativa popolare che indichi una nuova idea di statuto dei lavoratori e delle lavoratrici". Una volta raccolte le firme - ha proseguito Ladini - "bisogna sottoporre a una consultazione straordinaria degli iscritti alla Cgil la possibilità di ricorrere anche a forme di referendum abrogativo". Il segretario Fiom ha ribadito il "giudizio negativo" sui provvedimenti del Governo, in particolare sul Jobs Act. "Ha aumentato la precarietà del lavoro - ha osservato -. Non sono state cancellate forme sbagliate di precarietà e non siamo in presenza di un'estensione delle tutele universali". Landini ha elencato una serie di proposte da sostenere con la legge di iniziativa popolare: estensione, dopo un certo periodo, dell'articolo 18 ai giovani assunti con il nuovo contratto; l'estensione a tutti della Cassa integrazione, facendo pagare a tutte le imprese il contributo; superamento della Cassa in deroga e introduzione di un "sistema di sostegno al reddito legato alla disponibilità al lavoro e alla formazione". Ma anche "un salario orario minimo, che sia però il minimo nei contratti" e "una legge sulla rappresentanza" in cui i lavoratori abbiano "diritto di voto sugli accordi".
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