SAN BENEDETTO - Niente tir lumaca. Almeno per il momento. L'annunciata protesta annunciata per la giornata di oggi, che avrebbe visto i camion procedere a passo d'uomo sulla Statale, è stata scongiuata in extremis ma gli autotrasportatori si sono comunque ritrovati questai mattina, a Porto d'Ascoli, per fare il punto della situazione e analizzare i termini di un iniziale accordo con il Governo che sembra essere servito soltanto ad evitare, temporaneamente, le annunciate proteste relative al caro gasolio. Il caro carburante che da mesi sta mettendo a dura prova le 4.000 imprese marchigiane dell’autotrasporto con più 12.000 addetti, ha spento i motori, accendendo la rabbia e la preoccupazione che gli automezzi potessero rimanere per lungo tempo fermi.
Dopo una lunga vertenza è arrivata la risposta del Governo e le Associazioni degli autotrasportatori aderenti ad Unatras hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Le Associazioni, confermando la mobilitazione della categoria, hanno ribadito "che seguiranno con attenzione e determinazione l'emanazione dei provvedimenti concordati, con i contenuti stabiliti affinché le imprese non debbano rincorrere l'andamento del mercato, ma adeguare le tariffe in maniera automatica sulla base dell'andamento del costo del gasolio".
All’Assemblea sono interventi di Gilberto Gasparoni Segretario Confartigianato Marche, Francesco Balloni segretario CNA Ascoli Piceno, Natalino Mori vice presidente nazionale Fai, Giampaolo Calcabrini vice presidente Confartigianato Trasporti Marche, Lucio Barattini portavoce nazionale Cna Trasporto merci, Celestino Cameli segretario Fai Marche.
L'assemblea, molto partecipata ha consentito di esaminare nel merito il contenuto dell'intesa sottoscritta da Unatras con il Governo che prevede la riduzione del prezzo del gasolio e regole attese.