Carburanti alle stelle. Ma le Marche vincono la sfida del risparmio: i dati parlano chiaro

Carburanti alle stelle. Ma le Marche vincono la sfida del risparmio: i dati parlano chiaro
Carburanti alle stelle. Ma le Marche vincono la sfida del risparmio: i dati parlano chiaro
di Véronique Angeletti
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Giovedì 7 Settembre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 13:04

ANCONA «Vieni nelle Marche che il prezzo del pieno ti conviene». Potrebbe essere un nuovo claim per promuovere la nostra regione che, in queste settimane in cui tiene banco il tema dei rincari della benzina, risulta quella più conveniente. Salvo il Gpl, i carburanti da queste parti sono ben al di sotto della media nazionale. Addirittura, con il prezzo della benzina a 1,850 € al litro alla pompa della stazione “IS”, acronimo di Impianti Simonetti, Ostra conquista il titolo della città più economica di tutt’Italia. Anche se in realtà si tratta di un prezzo spot per festeggiare l’inaugurazione della stazione ma s’inscrive nel trend dei prezzi delle pompe marchigiane che risultano molto più vantaggiosi che altrove. Ma la media marchigiana del prezzo della benzina al self è il più basso tra tutte le regioni d’Italia. 


Il listino

Marche virtuose, dunque, soprattutto considerando che, dalla fine di luglio, secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, un litro di benzina è rincarato di quasi 6 centesimi, pari a 2 euro e 83 centesimi per un pieno di 50 litri.

Mentre per il gasolio il rialzo è di quasi 11 centesimi al litro, pari a 5 euro e 48 centesimi a rifornimento. Insomma, il rientro delle vacanze è costato il 3% in più per chi ha un’auto a benzina e il 6,3% per chi ha una vettura a gasolio. Ma non per chi vive nelle Marche. Prendendo i dati registrati dalla Federazione Italiana Gestori Impianti stradali Carburanti, la Figisc, ci si rende conto che il risparmio c’è. Il prezzo medio nelle Marche di un litro di benzina (1,934€/l.) è di 0,025 euro inferiore alla media nazionale (1,959 €/l.); quello di un litro di diesel (1,837), di 0,028; del chilo di metano (1,362 €/kg) di 0,039. Solo il Gpl (0,725) è più caro di 0,005. Il best price del litro di benzina? 1,854 all’Eni di via Girasoli ad Ascoli Piceno; 1,868 all’Auchan di Ancona; 1,899 alla Tamoil di via Pomeiana a Fermo, all’Ip di via Pieve a Macerata od ancora alla Tamoil di Calcinelli di Saltara.

Un litro di diesel

Per il litro di Diesel, nell’anconetano s’impone l’Auchan (1,758); nell’ascolano diverse stazioni dell’Eni (1,769); nel maceratese, a Recanati e nel fermano, a Monte Urano, l’IS con 1,799 e nel pesarese la pompa via Molino del Signore di Pergola (1,808). Per il metano, spiccano le pompe di Treia, Recanati e Civitanova Marche della “Natural Gas” con 1,100 €/kg che l’insegna vende però a 1,150 a Castelfidardo e Loreto e addirittura a 1,290 a Fabriano. Perché la convenienza funziona sì ma a macchia di leopardo. Ed è palese usando la geolocalizzazione dell’Osservatorio dei carburanti del Mise. Il prezzo basso di una compagnia provoca una reazione al ribasso da parte degli altri impianti, che tendono a proporre un prezzo il più possibile similare. Massimo Ippoliti che rappresenta la Figisc in Confcommercio spiega il fenomeno per la presenza di molte “pompe bianche”. «Si tratta di aziende che comprano e rivendono i carburanti ma non hanno gli stessi costi delle altre compagnie. Cito solo la ricerca e sviluppo. E non hanno necessariamente gli stessi contratti con i dipendenti. Sono differenze - incalza - che incidono anche sui margini e quindi sul prezzo finale». Gregory Rosati è uno dei soci della Catria Energy, marchio presente con impianti a Cagli, Frontone, Pergola, Fossombrone e, a breve, anche a Gubbio. Conferma che i prezzi in alcune aree sono guidati dalla presenza di aziende che non sono i soliti brand. «Mentre prima il cliente era fidelizzato e temeva di mettere una benzina sconosciuta nel suo motore, oggi, il problema non esiste più. Il cliente sa che chi lavora in quel settore compra merce di alta qualità e il prezzo fa la differenza. Noi, che lavoriamo nelle aree interne, cerchiamo di essere il più possibile ai prezzi della costa perché vogliamo che il pendolare diventi il nostro cliente».

Confartigianato

Tutta questa convenienza marchigiana non tranquillizza Confartigianato Imprese Marche. «Questi prezzi - interviene il presidente Emanuele Pepa - hanno il merito di dimostrare che ci sono dei margini di manovra ma, comunque, non cancellano il problema dei continui incrementi che vanno ad incidere sulle attività delle imprese e sui consumi. Rivendichiamo da parte del governo il massimo controllo sulla correttezza dei prezzi in generale e per tutelare la comunità e l’economia dalle speculazioni».

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