Ora ci ha scavalcato pure Perugia: all'aeroporto Sanzio servono più passeggeri

Nei primi nove mesi dell’anno, lo scalo umbro è arrivato a 436.783 unità, noi fermi a 396.195 Con Pescara non c’è proprio competizione. La tratta su Barcellona per incrementare i numeri

Ora ci ha scavalcato pure Perugia: all'aeroporto Sanzio servono più passeggeri
Ora ci ha scavalcato pure Perugia: all'aeroporto Sanzio servono più passeggeri
di Martina Marinangeli
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Sabato 4 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 09:01

ANCONA - Saremo anche uno scalo considerato strategico a livello nazionale e nominato dall’Enac capofila della rete aeroportuale dell’Italia centrale, ma quanto a passeggeri il nostro posizionamento non regge il confronto con i vicini competitor. 


Il gap


E se il dislivello con l’infrastruttura di Pescara è cosa nota e consolidata da tempo, ora siamo stati surclassati anche da Perugia, che in una manciata di mesi ha visto un’impennata nel numero di persone movimentate. Il Sanzio cresce più lentamente rispetto agli altri due aeroporti con cui deve confrontarsi per omogeneo bacino d’utenza, e questo nonostante una buona ripresa dopo il biennio disastroso del Covid. Partiamo dai freddi numeri per capire qual è la situazione. A tracciare il quadro è Assaeroporti, che scatta una fotografia del mondo aeroportuale italiano nei primi nove mesi dell’anno.


Le statistiche di Assaeroporti


Tra gennaio e settembre, il Sanzio ha registrato 396.195 passeggeri, con un rispettabile +8,3% sul 2022.

Ma nello stesso periodo, Pescara è arrivata a 700.295 passeggeri (+25,1% sul 2022), mentre Perugia si è rivelata la vera sorpresa: ci batte con 436.783 passeggeri e un exploit del+49,9% sull’anno precedente. Un boom dello scalo umbro partito in sordina: fino allo scorso febbraio era stabilmente ultimo nel tris degli aeroporti del centro Italia. Poi l’impennata e da marzo ci ha scavalcati. Facendo lo zoom sull’ultimo mese preso in esame da Assaeroporti, il dato aggiornato a settembre parla di 92.917 passeggeri transitati a Pescara - con un +15,7% sullo stesso mese nel 2022 - stabilmente in testa. Segue Perugia, con 63.189 passeggeri e un +32% (vale la pena notare anche che rispetto a settembre 2019 ha segnato un +188.9%) e, fanalino di coda in questo tris, il Sanzio con 58.900 passeggeri e un +2,1%. Il punto di svolta per noi doveva arrivare ad ottobre, con l’attivazione dei voli di continuità territoriale per Roma, Milano e Napoli, e delle tre rotte internazionali verso Barcellona, Vienna e Bucarest. L’intero pacchetto operato da Aeroitalia, che però nel frattempo si è resa protagonista di uno stop&go sui collegamenti. Su quelli domestici, dopo l’annunciata intenzione di cancellarli dal 1° ottobre 2024, è dovuto intervenire l’Enac con una diffida. Dalla mannaia che calerà sulle destinazioni europee il 13 novembre, invece, si è salvata Barcellona, rotta che verrà ripristinata dal 1° dicembre - come anticipato ieri dal Corriere Adriatico - dopo uno stop di due settimane. Un collegamento che si era fin qui dimostrato di successo, quello con la capitale catalana, e su cui il Sanzio scommette. 


Il negoziato


Di qui, l’operazione di mediazione fatta dal management dell’aeroporto - dopo lo strappo tra Aeroitalia e il direttore dell’Atim Marco Bruschini, tacciato di «mancato adempimento degli impegni» da parte della compagnia - per riuscire a mantenere la tratta. Da domani calerà invece il sipario sulla brevissima storia del volo su Vienna e dal 13 novembre diremo addio a Bucarest. Ma intanto al Sanzio si lavora alacremente con Ryanair e Volotea per aumentare le destinazioni dal prossimo aprile, quando ripartirà la stagione estiva. Nella speranza che il 2024 sia finalmente l’anno del riscatto per lo sfortunato scalo.
 

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