Fondamenta sanità: nelle Marche un piano da 62,8 milioni per i nuovi ospedali. Sei offerte per il SS Salvatore di Tolentino

Fondamenta sanità: nelle Marche un piano da 62,8 milioni per i nuovi ospedali. Sei offerte per il SS Salvatore di Tolentino
Fondamenta sanità: nelle Marche un piano da 62,8 milioni per i nuovi ospedali. Sei offerte per il SS Salvatore di Tolentino
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Venerdì 4 Agosto 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 07:43

ANCONA - Cinque progetti. Cinque mosse per recuperare, e in alcuni casi ricostruire da zero, gli edifici ospedalieri che hanno subito i drammatici effetti del terremoto del 2016. I Territori ancora feriti, e tutt’oggi rimasti monchi di parti o di intere strutture sanitarie che fino a prima del sisma riuscivano a dare una risposta alle necessità della popolazione. Anni di attese, di estenuanti disagi dovuti all’incapacità dei presidi ospedalieri coinvolti di accogliere le richieste degli utenti. La Regione li ha messi in fila, ha trovato le risorse necessarie (62,8 milioni di euro) e li ha inseriti nel Programma triennale dei Lavori Pubblici. 


Gli interventi 

Due le demolizioni e ricostruzioni previste nel Piano: il nuovo Ospedale di comunità SS Salvatore di Tolentino e il distretto Sanitario Poliambulatorio di Sarnano.

Adeguamento e miglioramento sismico del distretto sanitario “Casa di riposo (Rsa)” di San Ginesio. Intervento di ripristino e riparazione del Poliambulatorio di Offida. E un’opera ex novo: la realizzazione della palazzina funzionale alle emergenze sanitarie derivanti da eventi calamitosi presso il presidio ospedaliero “E. Profili” di Fabriano. Opere le cui progettazioni erano già state avviate precedentemente, ma tra rincaro dei prezzi delle materie prime e rimodulazioni degli stessi progetti l’importo finale è lievitato considerevolmente. Anzi, raddoppiato. Infatti l’ammontare complessivo degli interventi aveva fatto toccare inizialmente la cifra di 31 milioni di euro, oggi ricalcolati in 62,8 milioni. Dopo anni di attesa, l’inserimento nell’attuale Piano triennale è dipeso dal reperimento dei finanziamenti per coprire i maggiori costi richiesti dalla rimodulazione della progettazione in funzione del miglioramento della funzionalità architettonica e dall’aumento delle spese. 

L’avanzamento 

Il progetto che si trova ad uno stato di maggiore avanzamento rispetto agli altri è quello che riguarda l’ospedale di comunità SS Salvatore di Tolentino, 29,5 milioni di euro (costo originario 14,5 milioni). I termini di pubblicazione della gara per i lavori sono già scaduti. Sei le offerte pervenute. Il cantiere sarà inaugurato entro l’anno, per una fine lavori prevista, da contratto, tra due anni. Il progetto esecutivo per i lavori di adeguamento e miglioramento sismico del distretto sanitario “Casa di riposo” di San Ginesio (7,4 milioni di euro, il costo originario era 6,5 milioni), atteso dai cittadini da luglio 2021, è già stato verificato. Ora il prossimo passo sarà la gara che verrà pubblicata entro l’anno. Per quanto riguarda la palazzina emergenze urgenze al Profili di Fabriano (19,6 milioni di euro), il progetto esecutivo è in corso di verifica e poi si andrà in gara. Sulle altre due opere, la demolizione e ricostruzione del distretto sanitario Poliambulatorio di Sarnano (3 milioni di euro) e l’intervento di ripristino e riparazione del Poliambulatorio di Offida (3,3 milioni di euro), gli interventi sono in avanzamento di progettazione. Una volta terminata e verificata sarà possibile direttamente andare in gara. L’opera di Tolentino, oltre ad essere attesa da molti anni, è quella che ha subito il maggior numero di revisioni dei costi. Inizialmente fissato a 14,5 milioni di euro il progetto originario è lievitato in itinere a 22 milioni per poi essere inserito nel Programma triennale dei Lavori pubblici al costo finale di 29,5 milioni. Mentre la palazzina esterna al Profili di Fabriano ha una genesi diversa. Oltre a servire le esigenze sanitarie del territorio, è una sorta di archetipo. Cioè primo modello di palazzina per emergenze urgenze isolata sismicamente, che permetterà di lavorare anche dopo un evento sismico di medio alta intensità.

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