ANCONA - La quarta ondata di Covid continua a contagiare ma gli infetti, specie se vaccinati, evitano il ricovero e conseguenze gravi come con le precedenti. C'è da registrare che malgrado le Marche si apprestino a passare in zona bianca il calo è più lento di quanto fosse stata la crescita della curva epidemiologica. Segno che il virus gira e che seppure il futuro immediato con la buona stagione in arrivo (speriamo, il meteo sembra pensarla diversamente per il momento) sembra roseo c'è da mantenere alta la guardia. E dunque terminare il ciclo vaccinale o iniziarlo se finora non lo si è fatto. Perché le incognite non mancano su una possibile maggiore circolazione del Covid, ad iniziare dal flusso migratorio generato dalla guerra di Putin all'Ucraina, paese in cui la percentuale di vaccinati è tra le più basse e la fuga dalle bombe ha portato inevitabilmente ad azzerare o quasi l'uso di mascerine e favorire assembramenti e promiscuità nei centri di raccolta e durante i viaggi nei paesi che li ospitano.
Ma vediamo i numeri di oggi nelle Marche. I nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore sono 1.619 (ieri erano 1.533), su 3.668 tamponi analizzati nel percorso diagnostico-screening (erano 3.497). La percentuale di positività è del 44,1% (dunque quasi un tampone su due) da 43,8% e il tasso di incidenza cumulativa su 100mila abitanti sale da 602,03 a 625,21.
Le vittime comunicate oggi sono tre, la più giovane un uomo di 69 anni di Falerone. Scendono i ricoveri, 8 in meno di ieri.
Province, ecco dove il virus continua a girare di più
Ancona non cede la sua posizione di prima provincia per nuovi contagi dall'inizio della quarta ondata del Covid e anche nelle ultime 24 ore con 493 nuovi casi si conferma al vertice. Seguita, nell'ordine, dalle province di Macerata 320, Ascoli 319, Fermo 212 e Pesaro Urbino 202. I nuovi positivi al coronavirus di fuori regione sono 73.
Età, restano le fasce dove i no-vax sono lo zoccolo duro a fare alzare di più i numeri
Sono le fasce di età 25-44 e 45-59 anni, zoccolo duro dei no-vax, quelle in cui anche nelle ultime 24 ore come consuetudine il virus ha trovato la sponda migliore per infettare e continuare a sopravvivere. E sono anche quelle che registrano il più alto numero di persone che per il Covid finiscono all'ospedale.
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