La prima grana per Garofalo: l'autorità portuale è a corto di personale

Il porto di Ancona e il commissario Pettorino
Il porto di Ancona e il commissario Pettorino
di Andrea Taffi
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Martedì 28 Dicembre 2021, 13:01

ANCONA - Si fa presto a dire presidente o segretario. Meno mediatico invece è parlare di pianta organica. Ma se c’è un’emergenza assoluta che riguarda il porto di Ancona, e con esso l’autorità di sistema Adriatico Centrale, è quella che riguarda la dotazione del personale. Perdere un anno (alla fine sarà anche di più) dietro alle trattative politiche, ai curricula del caso e a alla nomina fatta due volte del nuovo presidente significa esattamente questo: trascurare il motore di un ente che irrora la prima azienda della regione. 

Le notizie positive

Sotto il cielo di Molo Santa Maria ci sono flebili notizie positive da questo punto di vista ma siamo nel campo degli eufemismi vista la valanga di progetti, gare che sono attesi in transito negli uffici dell’Authority e il corrispondente livello della struttura in termini di uffici. Iniziamo dalla testa: la pianta organica approvata per l’Adsp di Ancona è a quota 57, segretario generale incluso, ma allo stato attuale siamo a 49. E se si fosse posta la questione un mese fa saremmo stati a 45. Quindi, siamo all’osso dell’osso. Le flebili, positive notizie riguardano proprio la nomina di 4 ingressi, di cui tre all’ufficio tecnico e uno in amministrazione. 
Il nodo ufficio tecnico
Attenzione a quando si parla di ufficio tecnico: è lì che stanno prendendo forma i bandi e i progetti del Pnrr e bisogna ringraziare il commissario Pettorino che in attesa del nuovo presidente - e senza impegnare nuove assunzioni - ha realizzato una convenzione con la società in house del ministero delle Infrastrutture proprio per garantire un supporto tecnico al servizio che attende un’unità supplementare dalla precedente mandata di assunzioni e altre due ne dovrebbe acquisire dalla prossima (in lista ci sono anche il servizio Affari generali e quello che si occupa di Appalti). Ma per capire la questione della pianta organica, più al di là del fatto di non avere il segretario generale da cinque mesi, bisognerà inquadrare anche lo stato dei dirigenti: formalmente quattro in pianta organica, solo due sono operativi (uno è in aspettativa, uno è in maternità). 
Chi sono gli effettivi 
Gli effettivi sono l’ingegner Gianluca Pellegrini, capo dell’ufficio tecnico e l’avvocato Giovanna Chilà che partita come responsabile dell’area Demanio, da luglio ha caricato anche le funzioni di capo dell’Amministrativo, del Personale e degli Affari generali.

In realtà ci sarebbe anche di più. Un sistema di porti come quello del sistema Adriatico Centrale ha dei parametri sulla pianta organica nei quali Ancona si inquadra alla perfezione. Ma già da questa estate si parla di Ancona come realtà abbastanza sottodimensionata se si pensa che realtà omologhe viaggiano su standard di personale, almeno, pari a 70/80 unità. Ragionando in difetto. Motivo per cui, il commissario Pettorino come primo dossier da consegnare all’ingegner Vincenzo Garofalo non solo avrà quello sullo stato dei progetti in corso ma, quello sulla pianta organica.

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