MACERATA - Un ateneo che vale per otto, superando i confini nazionali per abbracciare l’Europa, con nuove strade che si aprono per studenti, docenti e ricercatori. Sta entrando nel vivo la “European reform university alliance”, l’alleanza che lega l’Università di Macerata, unica nel territorio marchigiano, ad altre sette di Francia, Germania, Polonia, Spagna, Grecia, Bulgaria e Lituania.
Si è concluso in questi giorni l’incontro di avvio tra le istituzioni partner, che hanno portato all’Università di Las Palmas a Gran Canaria oltre 120 partecipanti fra rettori, delegati, professori, personale amministrativo e studenti.
Hanno preso parte alla rappresentanza maceratese anche le delegate per la progettazione europea Jessica Piccinini e alle relazioni internazionali Benedetta Barbisan. «Con il finanziamento alle Università europee come Erua – spiega quest’ultima -, la Commissione europea intende rivoluzionare lo scenario dell’alta formazione in tutto il continente». Grazie a questa adesione, «la missione dell’Università di Macerata di diventare un’Università europea a tutti gli effetti avrà una forte spinta – prosegue il rettore -. I benefici per i nostri studenti saranno molteplici. Di fatto, chi si iscrive oggi a Macerata si iscrive contemporaneamente a otto università europee. Ci saranno molti scambi, la creazione anche di un campus virtuale, un lavoro congiunto di rafforzamento della nostra didattica e della nostra ricerca».