Appartamenti al posto delle Sae a Tolentino, Giombetti: «Morosi a Borgo Rancia. Situazione drammatica»

Appartamenti al posto delle Sae a Tolentino, Giombetti: «Morosi a Borgo Rancia. Situazione drammatica»
Appartamenti al posto delle Sae a Tolentino, Giombetti: «Morosi a Borgo Rancia. Situazione drammatica»
di Carla Passacantando
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Giovedì 29 Giugno 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 11:34

TOLENTINO -  Non solo il villaggio container. Anche gli alloggi di Borgo Rancia, concessi ai terremotati in sostituzione delle Sae, sono un duro nodo da sciogliere per la giunta Sclavi. Se infatti nel primo caso l’amministrazione sta cercando da mesi di dismettere l’area chiedendo un canone di affitto a chi non ha diritto di soggiornare in quegli spazi, dall’altro su 46 famiglie che vivono nel condominio solo 10 pagano la quota e 36 sono morose. Non solo, ci sarebbe anche chi ha ottenuto l’agibilità della propria abitazione che era stata danneggiata dal sisma ma che non ha ancora l’asciato l’appartamento concesso dal Comune. 

 

Un trend allarmante su cui l’amministrazione Sclavi sta cercando di mettere il freno.

Il punto dell’assessore Flavia Giombetti: «La questione – - è drammatica. Ci riuniremo a giorni con l’amministratore di condominio per accordarci sulle modalità da attuare per il recupero del credito dei morosi di Borgo Rancia. L’importo da pagare per il metano relativo all’ultima bolletta bimestrale è pari a 2.854 euro. All’altra scadenza, in autunno, il Comune ha anticipato la propria quota parte per evitare il distacco delle utenze, ma non è possibile che l’ente continui a pagare per i morosi. Il Comune questa volta non anticiperà nulla: se i condomini non faranno fronte alla spesa c’è il rischio del distacco delle utenze». Ne fa una questione di principio l’assessore: «Non è corretto nei confronti della città che il Comune paghi, vige il diritto di avere una casa, ma c’è anche quello di mantenerla come facciamo tutti». 

Le famiglie non più terremotate



C’è poi la questione che riguarda le famiglie non più terremotate: «Ci sono 4 o 5 nuclei che risiedono a Borgo Rancia nonostante i lavori post sisma nelle loro abitazioni siano terminati nel 2022. Sto cercando di capire perché non sono ancora rientrati nelle loro abitazioni». Nel frattempo continua l’impegno per la dismissione del villaggio container, l’area allestita dalla precedente giunta Pezzanesi nell’attesa di trasferire altrove i terremotati ma dove alcuni hanno comunque deciso di restare a vivere.

«Ha lasciato il villaggio in questi giorni – continua Giombetti – una famiglia di quattro persone che si è trasferita in un appartamento in via delle Caserme. Ora sono 35 coloro che vivono nei container ma i terremotati sono un numero esiguo: basterebbero le dita di una mano per contarli». Rimane quindi solo un’area delle tre del villaggio container da liberare, ma anche qui resta il problema dei morosi. Lo scorso mese di febbraio la giunta aveva infatti stabilito un recupero di spesa pari a 540,64 euro al mese per ogni ospite rimasto nei moduli abitativi con decorrenza dal primo gennaio 2023, ma non tutti hanno pagato. «Finalmente, in questi giorni, due delle famiglie rimaste hanno pagato al Comune il canone per aver continuato, dallo scorso primo gennaio, a vivere nel villaggio dei moduli abitativi».

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