Recanati, i nuovi mecenati fanno
risplendere la città di Leopardi

La torre civica
La torre civica
di Daniel Fermanelli
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Venerdì 6 Maggio 2016, 14:50 - Ultimo aggiornamento: 14:55
RECANATI - La parola tasse fa rima con arte, storia e cultura. E  Recanati valorizza il suo patrimonio grazie ai mecenati.  D'altronde l'Art Bonus, nella città del poeta Leopardi e  del tenore Gigli, non poteva non avere successo. Un  sostegno, quello di imprenditori, associazioni e singoli  cittadini, che dà ancor più vigore alla candidatura a  Capitale italiana della cultura 2018. Merito  dell'intuizione dell'amministrazione comunale, tra le  prime in Italia a credere nell'efficacia dell'incentivo  fiscale previsto dal governo, fortemente voluto dal  ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario  Franceschini.
L'Art Bonus è un incentivo che consente una detrazione,  fino al 65%, per chi effettua donazioni a sostegno del  patrimonio culturale pubblico italiano. Cittadini e  imprese possono fare donazioni dirette per il restauro  di beni culturali e il sostegno dei luoghi della cultura  ottenendo uno sconto fiscale da detrarre, in tre anni,  dall'Irpef. In particolare il donatore (persona fisica o  giuridica) potrà godere di un regime fiscale agevolato,  nella misura di un credito di imposta pari al 65% delle  erogazioni effettuate.  E Recanati, in poco tempo, è diventata la terra dei  mecenati. Un piccolo caso nazionale se si considera che,  in alcuni momenti, il numero delle aziende della città  leopardiana, nella categoria dei versamenti fino a 10  mila euro, ha raggiunto la quota del 20 per cento del  totale italiano. Imprese che hanno creduto nel progetto,  dimostrando amore per la propria città e ottenendo la  meritata visibilità.  
Il simbolo del successo dell'Art Bonus è sicuramente la  corsa per contribuire alla ristrutturazione della Torre  Civica, meglio conosciuta come Torre del Borgo. I lavori  per recuperare il gioiello immortalato dai versi di  Leopardi sono già iniziati e la riapertura è prevista  tra la fine di giugno e l'inizio di luglio. L'elenco  degli aderenti al progetto, grazie al coinvolgimento del  Rotary Club, è costituito, tra gli altri, da Fbt, Eko,  Tecnostampa, Effetto Luce, Finlabo, Clementoni,  TastItalia, 2P Paoloni, Pepa Group, Del Vicario, Marco  Guzzini, Cartotecnica IdealBox, Green Line, Fatar, Eban,  Cs Pasatic, I Guzzini Illuminazione, D'Andrea Giovanni e  Sabry Maglieria. Sempre grazie all'Art Bonus si sta recuperando anche la  tomba di Beniamino Gigli (anche in questo caso i lavori  sono già iniziati) e gli altri due obiettivi sono il  restauro del portale della chiesa di Sant'Agostino e  della cappellina e della tela di Santa Ruffina a Palazzo  Venieri.  
Premiata la lungimiranza del sindaco Francesco Fiordomo.  «Siamo stati tra i primi a livello nazionale a  sperimentare questo strumento - afferma -, ora sono in  molti a seguire il nostro esempio. Di certo il fatto di  essere partiti prima è stato un vantaggio. In molti  erano scettici, invece l'intuizione del ministro  Franceschini si è rivelata straordinaria. Un'iniziativa  seria e sostenibile perchè permette al mecenate il  recupero immediato del 65% di quanto donato. E' utile  sia per i piccoli interventi che per i progetti più  ambiziosi».
«Per il restauro del portale della chiesa di  Sant'Agostino, due cittadini hanno donato 50 euro -  racconta il sindaco -. Questo a dimostrazione che non  solo gli imprenditori sono coinvolti ma ognuno, secondo  le proprie possibilità, può dare una mano». Il fiore  all'occhiello è stato il sostegno al restauro della  Torre Civica, per il quale il Rotary ha fatto da  collante. «I lavori sono iniziati a inizio febbraio e  l'obiettivo è renderla visitabile tra la fine del mese  di giugno e l'inizio di luglio, durante i giorni del  Giovane Favoloso. Ci si potrà salire sopra e ammirare il  panorama dell'Infinito. E' previsto anche un  allestimento interno con un percorso museale ed  emozionale con pannelli e video. Grazie all'Art Bonus  abbiamo ottenuto quasi centomila euro. Il costo  complessivo delle opere è di duecentomila e la  differenza è coperta con un finanziamento comunale.  Ovviamente i rubinetti dell'Art Bonus sono ancora  aperti, quindi se ci sono altri donatori, si facciano  pure avanti». Perchè nella città dei mecenati, l'arte si  sponsorizza con le tasse.  
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