PORTO RECANATI - Difesa della costa, in programma per oggi una riunione tecnica tra l’amministrazione di Porto Recanati, il funzionario comunale Daniele Re e l’ingegnere Alessandro Mancinelli. Al centro del vertice il progetto commissionato dalla giunta precedente e che riguarda tutto il litorale di Porto Recanati.
«Mancinelli ha stilato, in realtà, due opzioni - spiega l’assessore Lorenzo Riccetti - . Nell’incontro potrà spiegarci i pro e i contro di entrambe, poi è previsto il secondo passaggio che riguarda il coinvolgimento degli operatori balneari. I loro rappresentanti ci hanno chiesto di conoscere il progetto e, una volta valutato con il tecnico, lo porteremo alla loro attenzione».
Durante la riunione, inoltre, si potrà valutare «la soluzione proposta dal funzionario che riguarda l’opportunità di sottoporre alla valutazione ambientale strategica l’intero progetto. In questo modo, anche se dovesse essere portato avanti per stralci, i tempi sarebbero minori». L’assessore interviene anche sulla questione che maggiormente ha preoccupato e continua a tener banco tra gli operatori balneari: il mancato inserimento di Porto Recanati all’interno del piano regionale di difesa della costa. La delibera del consiglio regionale che riguarda l’approvazione del piano di gestione integrata delle zone costiere è del 2019 - spiega Riccetti -. Quindi è evidente che l’eventuale progetto da inserire nel piano sarebbe dovuto arrivare in Regione prima del 2019. Ma il piano di gestione integrata prevede comunque la realizzazione di scogliere emerse e del ripascimento nel litorale di Scossicci, per un importo totale di 22,93 milioni di euro, in sostituzione di altri tipi di opere esistenti. Questo intervento è stato già inserito dalla Regione nei possibili interventi da finanziare con il Recovery fund - precisa l’assessore -. Il progetto che invece noi abbiamo oggi in mano, redatto da Mancinelli, riguarda tutta la costa: dal Potenza al Musone. È stato commissionato successivamente alla delibera regionale del 2019, prodotto pochi giorni fa, e quindi potrà essere inserito nel nuovo piano di gestione integrata».
La notizia dell’incontro tecnico previsto per oggi e del successivo confronto con gli operatori rincuora i lavoratori del settore, rappresentati in città da Massimiliano Tomassini dell’Abat. «Aspettiamo con ansia quanto avverrà nei prossimi giorni - dice l’operatore - perché anche questa riunione è il primo passo di un iter che, probabilmente, sarà lungo.