Lo afferma una nota del presidente dell'Odg Dario Gattafoni. "Si tratta di un gesto gravemente intimidatorio che, unito a minacce più o meno esplicite ricevute di recente da altri giornalisti locali, getta ombre inquietanti sulla situazione dell'ordine pubblico in una cittadina ultimamente turbata da tensioni e gravi episodi di cronaca e induce a riflettere sulle difficoltà e i rischi connessi al dovere professionale di informare la collettività" dice Gattafoni.
"Nell'esprimere al collega Bufalari la piena solidarietà dell'Ordine e l'apprezzamento per il rigore professionale che contraddistingue il suo lavoro - conclude il presidente dell'Ordine dei giornalisti -, esprimiamo l'auspicio che la Magistratura e le forze di polizia possano assicurare rapidamente alla Giustizia i responsabili del gesto criminale, per restituire tranquillità al lavoro dei cronisti locali e all'intera comunità portorecanatese".
Un'altra presa di posizione viene da Lara Ricciatti, parlamentare marchigiana di Sel. "Abbiamo il dovere - ha scritto in una nota - di fare muro contro gli inaccettabili atti intimidatori ai danni di giornalisti e cronisti che svolgono la loro funzione nell’interesse della collettività”.
“Atti di questa natura - ha aggiunto -, che stanno colpendo diversi cronisti, a prescindere dal loro grado di notorietà, sono il sintomo del ‘fastidio’ che il racconto dei fatti può dare a molti centri di potere. Per questo - conclude Ricciatti - trovo necessario rivolgere pubblicamente al cronista del Corriere Adriatico la mia piena solidarietà e vicinanza, unite all’invito di proseguire nel suo delicato lavoro”.
«Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza al giornalista del Corriere Adriatico Aurelio Bufalari». Lo dice il candidato governatore del centrosinistra Luca Ceriscioli. Il cronista è stato vittima di «un atto vile e inaccettabile. Mi auguro che la magistratura faccia al più presto piena luce sull'accaduto. Certamente - conclude Ceriscioli - Bufalari non si farà intimidire e continuerà a svolgere il delicato compito che è quello di informare i cittadini e occuparsi della vita della comunità marchigiana».
Il Sigim (Sindacato giornalisti marchigiani) e il Gcm (Gruppo Cronisti marchigiani) denunciano «la grave intimidazione subita dal collega Aurelio Bufalari.
Contattato dopo il fatto, il collega si è detto stupito e preoccupato ma determinato a proseguire la sua attività di cronista», si legge in una nota. «In attesa che le Forze dell'ordine facciano piena luce sull'episodio, Sigim e Gcm sono a disposizione del collega al quale esprimono piena solidarietà».