Civitanova, più pesce dell’Adriatico nelle scuole: «Ricco di nutrienti e senza mercurio»

Più pesce dell’Adriatico nelle scuole: «Ricco di nutrienti e senza mercurio»
Più pesce dell’Adriatico nelle scuole: «Ricco di nutrienti e senza mercurio»
di Emanuele Pagnanini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Aprile 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 15:44

CIVITANOVA Più pesce dell’Adriatico nelle mense scolastiche. È questo l’obiettivo che è stato fissato nel corso di un convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Civitanova. Un evento, ospitato nei locali del Mercato Ittico Comunale, che è stato molto di più di un semplice incontro ma, come recita il titolo, una “Campagna di educazione alimentare al consumo del pesce dell’Adriatico a chilometro zero”.

La problematica

Il problema principale, come è stato spiegato dai relatori, è rappresentato dal prezzo: il pesce azzurro fresco costa di più di prodotti lavorati, congelati o allevati di specie provenienti da mari lontani.

Ed è qui che entra in gioco l’ente pubblico: contributi mirati della Regione, solo per quanto riguarda le mense scolastiche, potrebbero abbassare il costo senza minare il principio di libera concorrenza. Questa campagna e è solo uno degli aspetti di un progetto più ampio avviato nel 2021 su “Pulizia del mare, legalità e educazione alimentare”. A promuoverlo sono Assoittico, associazione Agorà Odv, Comune di Civitanova, Capitaneria di Porto, Grande pesca e Piccola pesca, Adiconsum, Legambiente, Wwf, con il patrocinio della Regione Marche. Quello che si è svolto al Mic nei giorni scorsi è il quarto incontro pubblico relativo al progetto.

I partecipanti

Vi hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Ciarapica (insieme all’assessore Caldaroni che è anche pescatore) e l’assessore regionale alla pesca Antonini. «La proposta concreta – si legge nella nota degli enti organizzatori dell’evento – emersa nel dialogo con gli amministratori pubblici, con gli operatori economici e con gli enti del terzo settore, è quella di portare sempre più il pesce dell'Adriatico nelle mense scolastiche e nei ristoranti perché senza concentrazione di mercurio come in pesci più grandi di altri mari, non antibiotico-resistenti come quelli di acquacoltura, perché ricchi di nutrienti sani per l'organismo di bambini e adulti». Concetti che sono stati illustrati dal biologo marino Luca Bolognini, responsabile della sede Cnr Irbim di Ancona, Francesco Renzi e Maurizio Catitti del servizio igiene degli alimenti dell'Ast Macerata, Elena Andrenacci, nutrizionista. Gli interventi sono stati moderati da Silvio Minnetti del Forum Civico Marche e vicepresidente associazione culturale Agorà.

Le conclusioni

Conclusioni affidate all’assessore Antonini che sta predisponendo fondi regionali insieme a progetti nazionali ed europei i grado di «portare a colmare il prezzo più alto del pesce dell'Adriatico per le mense scolastiche al fine di non gravare sulle famiglie. Si troverà con le imprese interessate – ha detto – il modo di servire il pesce in periodi di abbondanza e minor prezzo, opportunamente sfilettato per le mense». Affrontato anche il tema degli appalti del servizio di refezione. Prossimo incontro a settembre con la viceministra dell'ambiente Gava sulla questione della raccolta delle plastiche in mare, premiando i pescatori con la legge Salvamare, e nel fiume Chienti, con prevenzione di immissioni nocive e opportune barriere tecnologiche per catturare soprattutto polistirolo. La campagna ora proseguirà in autunno nelle scuole cittadine con le relazioni degli esperti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA