Ricostruzione privata post sisma, già pagati contributi per oltre un miliardo

Ricostruzione privata, già pagati contributi per oltre un miliardo
Ricostruzione privata, già pagati contributi per oltre un miliardo
di Marco Pagliariccio
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Sabato 18 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 09:47

MACERATA - Soddisfazione per il presente, ma con lo sguardo rivolto verso le grandi sfide del futuro: la Pedemontana come “scheletro”, una grande progetto di rigenerazione del tessuto socioeconomico come “corpo” di un entroterra che ricuce le sue ferite. Ieri mattina, all’Ufficio speciale per la ricostruzione, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sottosegretario al Ministero dell’economia Lucia Albano, il commissario per la ricostruzione Guido Castelli e il direttore dell’Usr Marco Trovarelli hanno tirato le somme di sette anni di lavoro nelle Marche. Davanti a una platea composta da buona parte di sindaci e amministratori delle aree colpite dal terremoto, l’accento è finito primariamente sull’operato dell’anno solare in corso. 
 

«Il numero che mi piace sottolineare è uno in particolare: nel 2023 siamo riusciti ad erogare contributi per oltre un miliardo di euro, con l’obiettivo di salire a 1,2 miliardi entro la fine dell’anno e fare ancora meglio nel 2024 – ha rimarcato Trovarelli – nella ricostruzione pubblica siamo ormai a un 65% degli interventi e 40% delle risorse necessarie già finanziati, mentre in quella privata siamo al 36% degli interventi e un 28% delle risorse. Il problema reale è questa discrepanza tra finanziato ed erogato: ci sono le risorse, ma spesso si fa fatica a partire con la realizzazione delle opere». Non è però tutto oro quello che luccica. È vero che i 990,97 milioni di contributi erogati per la ricostruzione privata nel 2023 rappresentano quasi il doppio di quanto fatto in ognuno dei tre anni precedenti e che nel 2023 sono stati approvati ben 733 interventi di recupero in ambito pubblico (erano stati poco più di 800 nei precedenti tre anni), ma negli ultimi due anni le opere pubbliche concluse sono state in tutto solo 45, a fronte delle 47 del solo 2021, così come sono state 816 gli interventi privati portati a termine nel 2023, contro un tasso che non è mai sceso sotto quota 1.100 nei tre anni precedenti. 

«Stiamo mettendo in campo uno sforzo enorme – evidenzia Acquaroli – si sta iniziando a materializzare il grande lavoro fatto sulla ricostruzione privata, un segnale forte per le comunità. Inoltre stiamo cominciando a vedere gli effetti concreti del Pnrr e l’impatto che potrà avere la Pedemontana. Ma la vera sfida, oltre alle opere, sarà quella di una rigenerazione delle comunità. Fra qualche anno, quando la ricostruzione sarà a buon punto, avremo un tessuto sociale ed economico stravolto rispetto a come era prima. Dobbiamo iniziare già da ora a ripensarlo guidando questo processo: dalla settimana prossima avvieremo dei tavoli di confronto». Applaude il sottosegretario Albano e conferma l’attenzione del Governo. «Per la prima volta il ministro Fitto ha messo nero su bianco un Piano strategico per le aree interne, strumento che sarà cruciale per dare seguito a quanto prospettato da Acquaroli – evidenzia Albano – la ricostruzione ha cambiato passo con il suo arrivo alla guida della Regione nel 2020 e subito un’ulteriore accelerata col grande lavoro di Castelli». 

L’enorme sfida della Pedemontana può essere il volano per un cambio di passo nel prossimo futuro. «Abbiamo visto che effetto ha avuto il completamento della Ss77 a livello economico e sociale, siamo convinti che completare il collegamento veloce tra Fabriano e la Salaria possa avere un impatto analogo – dice Castelli – sul piatto ci sono 1,1 miliardi di euro per realizzarla, abbiamo fondi anche per un’opera di cui sentivo parlare quando ero bambino come il tratto Acquasanta-Quintodecimo.

Ma ci sono tante altre sfide ancora da vincere. Stiamo continuando a muoverci per sbloccare la situazione del Superbonus 110 con gli istituti bancari: c’è un plafond crediti di 200 milioni dedicato presso il Monte dei Paschi, altri 300 con Banca Intesa e presto concluderemo un accordo per ulteriori 400 milioni con un’altra grande banca». Con l’occasione è stata anche inaugurata “Rinascendo. Il ritorno del luogo vivo”, raccolta di foto che immortalano scorci, opere e luoghi del cratere per punteggiarne il progressivo ritorno alla normalità. I pannelli fotografici saranno esposti proprio all’interno della sala conferenze dell’Ufficio ricostruzione.

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