Macerata Opera Festival, Micheli cucina
i piatti tradizionali per i critici musicali

Macerata Opera Festival, Micheli cucina i piatti tradizionali per i critici musicali
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Mercoledì 17 Giugno 2015, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 21:46
MILANO - Metti una sera a cena la stagione lirica dello Sferisterio e le specialità gastronomiche maceratesi.



Accade a casa di Francesco Micheli, direttore artistico di Macerata Opera Festival, che ha ospitato i maggiori critici italiani di opera lirica per un'inedita cena casalinga, in cui ha presentato il cartellone del 2015, dal tema "Nutrire l'anima".



Un modo intimo di mostrare le peculiarità delle opere in scena - Rigoletto, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, La Bohème - circondati da sapori marchigiani, con piatti preparati dai ristoratori maceratesi che hanno aderito all'iniziativa, e con i vini dell'Imt, l'Istituto marchigiano di tutela vini.



Testimonial della cucina maceratese, Mirella, cuoca nota in città e amica del Festival. È molto probabile che i milanesi non abbiano mai mangiato così bene, tra il finger food del Doppio Zero, lo spezzatino con le fave de Il Cortile, la focaccia con cipolla, fave in porchetta e cicoria saltata di Silvano, il pane de Il forno di Matteo, il farro con verdure e contorno tricolore di QB, gli affettati di Antica Gastronomia, i vincisgrassi e ciambellone con vino cotto della Trattoria da Ezio.
Expo Milano, per una sera, ha lasciato il passo alle tipicità maceratesi.
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