FIUMINATA Vietato istallare pannelli fotovoltaici sul tetto. A Campottone di Fiuminata, piccolissimo insediamento risalente al XVI secolo, a cavallo tra Umbria e Marche, risparmio energetico e sostenibilità ambientale si scontrano con i vincoli della Soprintendenza ai beni architettonici. Il risultato è una contraddizione per cui chi vive (e sono sempre di meno) in aree quasi incontaminate dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, deve continuare a bruciare legna per scaldarsi, usare motori diesel, rimanere senza connessioni internet.
A parlarne è Massimo Billi, proprietario di un’abitazione di famiglia nel centro storico della frazione (vi abitano una ventina di persone) al confine tra le province di Macerata e Ancona.
La contraddizione
Arrivando al paese, la prima contraddizione: a poche decine di metri ma fuori dal centro storico, c’è un’abitazione che, non vincolata, ha sul tetto i pannelli. «Ad inizio dicembre l’ingegnere che ha seguito la mia pratica mi comunica che una nuova normativa permetterebbe di istallare i pannelli con la firma e la presa di responsabilità dello stesso professionista della Cila. Ma ormai è troppo tardi. Il Superbonus è stato prorogato fino al 31 marzo però per me non ci sono più i tempi per le pratiche. Per cui ho, a malincuore, rinunciato al fotovoltaico. Ma voglio lanciare un messaggio per difendere il territorio: non è giusto che debba scontare un handicap abitativo. Perché chi abita in un borgo storico non può avere una casa in classe energetica alta? Perché non può risparmiare? Paga le tasse ma ha meno diritti. Il risultato è che non ci sono più servizi: bar e negozi sono nella valle, la fermata del bus è a più di un km, il primo distributore di carburante a 13 km, gli ospedali lontanissimi. E ora il no ad una proprietà abitativa al passo con il mercato. Qui si limita il miglioramento della classe energetica. I vincoli vanno bene nel salvaguardare l’architettura dei borghi. Io, insieme ad altri abbiamo contribuito a salvare chiesette e fonti storiche. Ma questa è una burocrazia che non è al passo con i tempi».