Palazzo Ferretti, il Comune di Civitanova ora è al bivio. Il Tar: «O lo acquisisce o lo ridà ai proprietari»

Palazzo Ferretti, il Comune ora al bivio, il Tar: «O lo acquisisce o lo ridà ai proprietari»
Palazzo Ferretti, il Comune ora al bivio, il Tar: «O lo acquisisce o lo ridà ai proprietari»
di Marco Pagliariccio
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:53

CIVITANOVA «E’ del tutto evidente il comportamento illegittimo e illecito del Comune, che ha occupato Palazzo Ferretti per ragioni di pubblica utilità e lo ha trasformato irreversibilmente, ma che non ha adottato, entro il termine previsto dal decreto di occupazione di urgenza, il decreto di esproprio». Parole e musica del Tar, che con la sentenza pubblicata ieri condanna l’ente o ad acquisire o a restituire ai legittimi proprietari lo stabile in via del Piceno che ospita la scuola media Ungaretti di Civitanova Alta. 

 

Il Tar, infatti, ha accolto il ricorso presentato da privati certificando che l’ente non aveva mai ultimato le procedure di esproprio prima di acquisire l’immobile e trasformarlo, per l’appunto, nel plesso scolastico che ormai da vent’anni ospita i ragazzini della città alta.

Una storia che affonda le sue radici negli anni Novanta. Il 10 dicembre 1999, la giunta approva il progetto esecutivo per la realizzazione delle opere necessarie a riconvertire il palazzo, all’epoca poco più di un rudere (era pure crollato il tetto nel 1996) in scuola media.

La storia

Una settimana dopo, il 18 dicembre 1999, viene disposta, con decreto dirigenziale, a favore del Comune l’occupazione d’urgenza dello stabile per due anni a decorrere dalla data di immissione nel possesso, che avrà luogo poco dopo, il 7 febbraio 2000. In pratica, il Comune può occupare per due anni per i lavori necessari l’immobile, che resta di proprietà privata, e nel frattempo deve completare l’iter per l’esproprio e la definitiva acquisizione. Il cantiere parte e si chiude il 16 dicembre 2002 grazie ad alcune proroghe rispetto al termine dei due anni: l’inaugurazione del plesso arriva con il via dell’anno scolastico 2003/2004 e precisamente il 20 settembre 2003, con la cerimonia battezzata dall’allora sindaco Marinelli.

Un anno dopo, però, in Comune arriva la richiesta dell’avvocato dei proprietari del palazzo di poter avere copia di tutti gli atti legati all’acquisizione della struttura da parte dell’ente ed ecco saltare fuori il problema: dall’esame della documentazione acquisita, emerge che il Comune non aveva mai provveduto a concludere il procedimento espropriativo, per cui dopo i due anni di tempo per l’esecuzione dei lavori avrebbe dovuto riconsegnare lo stabile ai legittimi proprietari. Nel 2005, così, i privati presentano ricorso al Tar: dopo 18 anni ecco la sentenza che inchioda il Comune alle sue responsabilità.

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