Civitanova, sicurezza del porto, pronti 10 milioni: «Ora la fase progettuale. I diportisti vogliono dare un contributo»

Civitanova, sicurezza del porto, pronti 10 milioni: «Ora la fase progettuale. I diportisti vogliono dare un contributo»
Civitanova, sicurezza del porto, pronti 10 milioni: «Ora la fase progettuale. I diportisti vogliono dare un contributo»
di Emanuele Pagnanini
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:22

CIVITANOVAMessa in sicurezza del porto, ora ci sono i soldi. La Regione Marche, ente competente, ha infatti finanziato l’intervento con 10 milioni di euro. Il provvedimento è contenuto nel “Piano regionale delle infrastrutture Marche 2032” recentemente adottato dalla giunta regionale. L’opera sarà finanziata con i fondi Poc 2021/2027, già disponibili.

A renderlo noto è l’associazione dei diportisti civitanovesi, Il Madiere, che esprime soddisfazione.

Mettere in sicurezza il porto è un intervento atteso da decenni. Purtroppo il bacino civitanovese è esposto alle correnti dal quadrante nord est e in caso di mareggiate si registrano danni alle imbarcazioni ma anche alle strutture (pontili e banchine). «Diamo volentieri atto al presidente Acquaroli di aver mantenuto gli impegni riguardanti il finanziamento della messa in sicurezza del porto - ha dichiarato il presidente de Il Madiere, Gianni Santori - un’opera urgente e necessaria allo sviluppo del settore che attendevamo da ben 18 anni». Chiaramente si tratta solo del primo passo dell’iter: «Ora si apre una fase molto importante e delicata, quella della progettazione dell’intervento di messa in sicurezza del nostro porto e la modifica del suo ingresso che dovrà conseguire una serie di obiettivi molto attesi da tutta la marineria. In primo luogo l’opera dovrà assicurare la protezione dell’area del diporto che occupa la parte più insicura della darsena e paga il prezzo più alto alle mareggiate che investono pontili e imbarcazioni; non meno importante però sarà l’obiettivo di ridurre il fenomeno dell’insabbiamento dell’imboccatura e di garantire la possibilità di manovra in sicurezza all’entrata e all’uscita del porto».

Tra le ipotesi, quella del prolungamento del molo est (di sopraflutto. «Opera che da sola non sarà sufficiente – ammonisce ancora Santori – perché rimarrebbe aperta la porta alle mareggiate che provengono da nord fino a nord-nord est, che sono le più frequenti e violente. Questo fatto peraltro è confermato anche dal recente studio sul moto ondoso, redatto dall’Università Politecnica delle Marche. Sarà necessario quindi uno sforzo di innovazione al quale diportisti e pescatori vogliono dare un contributo con una proposta, riassunta in un documento unitario, che intendono presentare alla Regione ed al Comune nelle prossime settimane. Su queste problematiche sono già state inviate due richieste di incontro al Comune e alla Regione confidando in un sollecito avvio del confronto».

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