CIVITANOVA - Linea dura contro i commercianti e i ristoratori e proprietari di bar e locali che non tengono pulito gli spazi antistanti le loro vetrine. L’amministrazione comunale non molla la presa e inasprisce controlli e multe. Sanzioni a raffica anche per i residenti del centro che abbandonano i sacchetti dell’immondizia come capita. L’annuncio fatto nei giorni scorsi dall’assessore alla Sicurezza e al decoro urbano Giuseppe Cognigni ha avuto un seguito non solo dal punto di vista organizzativo ma anche operativo.
«Si è svolta nei giorni scorsi una riunione con la polizia locale, che si sta occupando tra le altre cose dei controlli lungo determinate vie e davanti ai negozi – ha spiegato Cognigni -. Come assessore sono deluso da una parte di commercianti e dai residenti del centro, fortunatamente non tutti. Non è ammissibile che i titolari delle attività commerciali che hanno a loro disposizione i cassoni con le chiavi, mettano di fianco i sacchetti blu e i sacchetti gialli, in pieno centro. Per quanto riguarda l’errato conferimento dei sacchetti della differenziata si viaggia a 15, 20 sanzioni settimanali. È una vergogna. Capisco che a Civitanova, in centro, ci siano tantissime attività commerciali, ma è una vergogna vedere abbandonato di tutto in questo modo. Ci sono residenti che vivono in una via e lasciano l’immondizia da un’altra parte. Ci sono i commercianti che lasciano montagne di scatoloni quando viene loro consegnata la merce, piegati e appoggiati sugli alberi di corso Umberto I o vicino ai cassonetti».
«Non si fa così – ha continuato il responsabile al decoro urbano -, non si possono abbandonare gli scatoloni in questo modo. Civitanova sta crescendo, e va bene, ma bisogna cambiare mentalità. Questo succede lungo corso Umberto I, ma anche via della Nave, viale Vittorio Veneto e in altre zone del centro. La Cosmari passa tre volte al giorno per raccogliere l’immondizia, cinque o sei anni fa era previsto soltanto un passaggio al giorno. Mi chiedo come sarebbe la situazione con un solo passaggio ora come ora».
« Cognigni ribadisce la volontà di usare il pugno duro con chi non si attiene a quanto è prescritto per questa materia. «Il mio non è più un appello, è un aut aut.