Boato nella notte, assalto al postamat a Civitanova: i ladri costretti alla fuga a mani vuote

Boato nella notte, assalto al postamat a Civitanova: i ladri costretti alla fuga a mani vuote
Boato nella notte, assalto al postamat a Civitanova: i ladri costretti alla fuga a mani vuote
di Emanuele Pagnanini
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Domenica 3 Marzo 2024, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 11:56

CIVITANOVA Ancora un assalto a un bancomat, ancora infruttuoso per gli autori. Stavolta ad essere preso di mira è stato il postamat dell’ufficio postale di Santa Maria Apparente, in via Silvio Pellico. Utilizzato, come nel precedente di Porto Potenza di due giorni prima, il cosiddetto metodo della “marmotta”: in pratica viene piazzato dell’esplosivo in una lastra di ferro o in un cono che poi viene infilato in una delle fenditure dello sportello automatico e poi fatto detonare. Colpo messo in atto alle 4 di ieri mattina. Il boato ha svegliato molti dei residenti e i ladri sono stati costretti ad una precipitosa fuga.

I danni

La cassa automatica è stata completamente sventrata ma i malviventi non sono riusciti ad accedere alla cassaforte con i contanti.

Questo stando ad un primo inventario effettuato dal personale dell’ufficio postale. L’intervento della Polizia, sul posto gli agenti del commissariato di Civitanova e della Squadra Mobile, è stato immediato. I poliziotti hanno acquisito le immagini delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza delle Poste. Ciò ha permesso agli agenti di risalire all’auto dei malviventi. Si tratta di un’Alfa Romeo Giulietta di colore bianco che è poi stata ritrovata nel pomeriggio nelle campagne della Città Alta. Il veicolo era parcheggiato in una traversa sterrata della strada che attraversa contrada San Savino partendo dall’istituto tecnico commerciale. Auto risultata rubata nel Fermano. I malviventi sono sicuramente saliti su un'altra vettura.

La zona dista qualche chilometro dall’ufficio postale di Santa Maria Apparente. Colpo senza bottino, come detto, ma caratterizzato da un grande “botto”. «Prima dell’esplosione – racconta una residente del quartiere – sono stata svegliata dal rumore di colpi su un muro, tipo martellate o picconate. Poi c’è stato questo boato fortissimo. In molti ci siamo affacciati e qualcuno è anche sceso in strada. Ma era impossibile vedere qualcosa visto che si è alzata una densa colonna di fumo. Ho sentito anche alcuni voci che, con forte accento meridionale, dicevano di sbrigarsi ad andare via».

L’assalto

Rispetto all’assalto al postamat di Porto Potenza di due giorni prima, questa volta le forze dell’ordine hanno un elemento in più: l’auto usata per la fuga che è stata analizzata dalla Scientifica. Servirà a stabilire anche se si tratta, come si sospetta, della stessa banda. Anche nella vicina località costiera è stata usata la tecnica della “marmotta” per far esplodere lo sportello Atm. E, anche in quel caso, i ladri non sono riusciti ad arrivare nel deposito per prelevare i contanti. C’è anche un altro precedente piuttosto recente. Risale alla prima mattina del 3 febbraio (un sabato anche quello) quando l’assalto è stato condotto al bancomat all’interno del centro commerciale Cuore Adriatico. In questo caso, gli ignoti hanno tentato di smurare la cassa automatica. Il tentativo è andato a vuoto anche grazie al sistema di allarme e a quello di blindatura dell’area che non permette tempi brevi per operare ai ladri. Immediato l’arrivo dei Carabinieri.

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