La situazione Tre i candidati dati inizialmente in pole: l’ex direttore dell’area vasta fermana Roberto Grinta, l’ex direttore Asur Alessandro Marini e il pesarese Romeo Magnoni, già direttore dell’azienda pesarese. Voci e smentite con qualcuno che nel frattempo si sarebbe tirato fuori, peraltro c’è nei partiti chi vorrebbe aprire spazi da far occupare ai propri cari. A Torrette il dirigente Marco Gozzini ha smentito, per l’ennesima volta, la voce che lo indica di ritorno in Lombardia mentre a Fermo si vocifera di possibili imminenti novità. Insomma l’unica casella vuota è quella di Macerata.
La decisione
Tra la Lega fermano-ascolana e i sottosegretariati anconetani sembra che l’amministrazione regionale a guida Francesco Acquaroli abbia deciso di tagliar corto e stroncare i vari campanilismi e i gruppo locali di riferimento per andare a pescare ancora una volta al di fuori: il nome che in questi ultimi giorni sta circolando è quello del commercialista milanese Marco Ricci, da anni direttore amministrativo di una azienda sanitaria pubblica del Milanese. Ovviamente non filtrano indiscrezioni di alcun tipo ed è quindi inutile cercare di trovare riscontri alla pista milanese. Resta da attendere lunedì prossimo nella speranza che finalmente la giunta regionale metta un direttore generale alla guida dell’Ast Macerata, decapitata da tempo per effetto della già citata sentenza del Tribunale di Roma. Giusto per la cronaca, a Macerata mancano il direttore generale, il direttore sanitario, il direttore medico di presidio, alcuni ruoli sono svolti da facenti funzioni ed altri mancano del tutto.