Le Marche, terra di straordinari presepi. Artistici, moderni, lillipuziani che, come nella Città Ducale di Urbino, patrimonio Unesco, si abbinano a itinerari storici e religiosi. Un asset in un'Italia che, secondo l'associazione nazionale "Città dei Presepi" coinvolge ogni anno 1,5 milioni di visitatori per ammirare presepi statici, meccanizzati o assistere a superbe rievocazioni in costume. Opere impegnative che saranno inaugurate questo fine settimana, la maggior parte l'8 dicembre per dare il via ufficiale alle festività natalizie ma da osservare con uno sguardo diverso perché spesso contengono accenni a un territorio di riferimento, vessilli di un quartiere.
Vicoli Marinari
Quello dei Vicoli Marinari di Porto Potenza Picena, giunto alla sua 56esima edizione, è una meravigliosa ricostruzione della Gerusalemme di 2000 anni fa del maestro Umberto Marotti. Non a caso premiato da un riconoscimento pubblico per la sua opera dall'amministrazione comunale nel 2020. Grande 30 mq, lo allestisce al piano terra della sua casa in via Garibaldi dal 1967, da quando, per la prima volta, ha voluto condividere con i suoi vicini il presepe da lui stesso realizzato. Il successo fu tale che, anno dopo anno, è stato ampliato e rinnovato. Con i suoi collaboratori, già ci lavora dall'inizio di ottobre è composto da oltre 300 figure e da una cinquantina di diorami meccanizzati. Uno per ogni edizione (dall'8 dicembre fino al 29 gennaio con orario 15-19 e festivi anche 10-12).
Made in Pigini
Meccaniche quasi tutte made in Marche.
I visi di una famiglia
Sono Marco e i suoi collaboratori gli artisti di un presepe in Abruzzo realizzato con figure che rappresentano i visi di una vera famiglia con tutti i parenti e gli amici. O ancora in Libano, di uno immenso costruito a moduli, caricato in un container e rimontato in un cortile a Beirut. Nel giro dei presepi, quest'anno apprezziamo il movimento. Quello della lavandaia o ancora del taglialegna. Colpisce ben 27 volte un albero e al 27esimo colpo, la pianta casca.