Ludmilla Radchenko: «Dopo 18 anni
ex Letterina? Mi mantengo da sola»

Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko (Instagram)
Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko (Instagram)
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Martedì 6 Giugno 2017, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 17:27

MILANO – “Dopo 18 anni, i giornalisti mi definiscono ancora un’ex Letterina. Non ne posso più. Sia chiaro, non rinnego il mio passato, ma ormai dal 2008 la mia vita professionale è totalmente incentrata sull’arte”. A parlare Ludmilla Radchenko, artista e moglie della Iena Matteo Viviani dal quale ha avuto due figli: Eva e Nikita, nato lo scorso 26 maggio: “Dipingo, disegno - ha spiegato a “Vanity Fair” - realizzo capsule collection. E con queste attività mi mantengo senza chiedere aiuto a nessuno. Non sono una mantenuta né una donna in cerca di soldi come mi hanno descritta alcuni”.
 

 

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Un post condiviso da Ludmilla Radchenko (@ludmillaradchenko) in data:




Per il secondo figlio ha scritto sul social che è nato “Dopo 2 giorni di sofferenza”: “La premessa è che, a causa di problemi di dilatazione del collo dell’utero, con Eva avevo dovuto ricorrere al parto cesareo. Con Nikita speravo invece in un parto naturale. E invece… Intanto le contrazioni sono durate 48 ore, ma solo il secondo giorno sono diventate regolari. E poi, come se non bastasse, dopo sette ore di travaglio il collo dell’utero non accennava a dilatarsi. Risultato? Anche Nikita è nato con un parto cesareo”.
 



Col marito è stato subito amore (“Assolutamente sì. Ho capito subito che era il grande amore. Ci siamo conosciuti nel 2008 e la nostra storia è iniziata il 31 dicembre di quell’anno”) e i figli hanno rinforzato la relazione: “Il matrimonio in sé non lo so. Ma è innegabile che diventare genitori ci ha uniti ancora di più”.
 

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