Uccisa dalla madre a Servigliano, la sorella di Jennifer torna dal padre: «Ora possono riabbracciarsi»

Uccisa dalla madre a Servigliano, la sorella di Jennifer torna dal padre: «Ora possono riabbracciarsi»
Uccisa dalla madre a Servigliano, la sorella di Jennifer torna dal padre: «Ora possono riabbracciarsi»
di Pierpaolo Pierleoni
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Giovedì 29 Giugno 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:55

SERVIGLIANO - Un po’ di normalità, come epilogo di una storia drammatica. A tre anni e mezzo da un delitto che ha distrutto una famiglia, potranno stare insieme Ali Krasniqi e la figlia, padre e sorella di Jennifer Krasniqi, la bimba di 6 anni assassinata a Servigliano, a gennaio del 2020. 

 


Il futuro


È stato concesso il collocamento della bambina nell’abitazione del genitore, che nel frattempo si è trasferito a Belluno, dove ha trovato un lavoro.

La piccola, che fino ad oggi è stata ospite di una struttura nel Fermano, continuerà ad essere seguita dai Servizi sociali, con gli assistenti che hanno seguito la minore che si stanno relazionando con i colleghi veneti. Ai genitori, in fase di indagine, era stata revocata la responsabilità genitoriale. Poi, man mano, la verità è emersa, ha accertato la responsabilità della madre, Pavlina Mitkova, condannata a 25 anni di carcere, pena diventata definitiva perché non appellata né dalla Procura, né dalla difesa.

La sorellina e il padre avevano potuto rivedersi di persona, dopo essersi sentiti solo telefonicamente, in occasione del funerale della povera Jennifer, celebrato a quasi 11 mesi dal terribile delitto. Poi hanno ricominciato ad incontrarsi. Ora, con il collocamento al domicilio paterno, potranno di nuovo stare insieme.


Il commento


«Fa piacere che Ali e la bimba, dopo tutto il dolore di questi anni, possano tornare a vivere come una famiglia – spiega l’avvocato Maria Cristina Ascenzo, che ha seguito il padre di Jennifer in tutte le fasi del processo –. Dopo la condanna lui e l’ex moglie non hanno più avuto alcun contatto. L’anno scorso avevamo lavorato per consentire un viaggio in Kosovo, terra natale di Krasniqi, insieme alla bambina, poi dei problemi e delle lungaggini burocratiche non lo hanno consentito. Ora possono scrivere insieme una nuova pagina».

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