Evasione fiscale nei distretti e braccianti sfruttati, nel Fermano giro di vite della Guardia di finanza

Evasione fiscale nei distretti e braccianti sfruttati, nel Fermano giro di vite della Guardia di finanza
Evasione fiscale nei distretti e braccianti sfruttati, nel Fermano giro di vite della Guardia di finanza
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 28 Giugno 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 13:36

FERMO - Evasione, reati tributari, società fittizie, braccianti sfruttati, illegalità nei distretti industriali. E ancora, contributi irregolari su sisma, Covid e reddito di cittadinanza. È una disamina a 360 gradi, quella del comandante provinciale della Guardia di finanza di Fermo, Massimiliano Bolognese, in occasione dei 249 anni dalla fondazione delle Fiamme gialle.

Un report che il colonnello inizia ringraziando «tutti i militari per la dedizione, l’abnegazione e l’estrema professionalità.

Gli strascichi della pandemia, il conflitto in Ucraina, le risorse del Pnrr hanno reso necessario ricalibrare l’attività operativa, onde contrastare gli sprechi e individuare chi trae profitti illeciti».


I numeri


Il lavoro del comando, nell’ultimo anno e mezzo, ha portato ad individuare 26 evasori totali e denunciare 33 persone, con proposte di sequestro per oltre 2,4 milioni di euro. Tra le operazioni, da segnalare i 120mila euro di frode all’Iva di un concessionario di auto usate provenienti dall’estero. Si vendeva a prezzi molto vantaggiosi grazie a società appositamente create per generare fatture false. Sette i denunciati per fatturazioni inesistenti da 550mila euro. Da sottolineare l’indagine sullo sfruttamento di oltre 50 lavoratori di una società agroalimentare, sottoposti a turni massacranti, senza ferie e con tempi minimi di pausa, quando erano inquadrati con contratti da 4-5 ore di lavoro al giorno. Un’impresa dedita alla lavorazione di parti in cuoio per calzature impiegava invece più della metà dei dipendenti a nero.

«Mi preme ricordare i 38 interventi a contrasto delle forme di illegalità che colpiscono i distretti industriali – prosegue il colonnello Bolognese - mi riferisco all’evasione fiscale e contributiva, all’indebita percezione di denaro pubblico, all’irregolare fruizione di indennità e agevolazioni, del riciclaggio di denaro di illecita provenienza, della contraffazione e altre violazioni sulla sicurezza dei prodotti ed il Made in Italy».


La prevenzione


Importante anche l’opera di prevenzione, come i protocolli d’intesa siglati con Provincia e Comune di Fermo per il corretto impiego delle risorse Pnrr e la collaborazione stretta con le associazioni di categoria. Corposa l’attività dedicata a risorse finite nelle mani sbagliate, dall’emergenza sisma al Covid. Cinque i denunciati, tutti in un Comune del Fermano, per aver ottenuto i Contributi autonoma sistemazione di abitazioni terremotate: i consumi idrici ed elettrici hanno fatto scattare l’accusa di truffa aggravata per false certificazioni. Denunciato per abuso d’ufficio anche un funzionario dell’ente. Aveva ricevuto indebitamente 186mila euro a fondo perduto, invece, una società di materiali plastici dell’entroterra, durante l’emergenza pandemica.


Il caso


Un’associazione sportiva ne ha incassati ben 250mila per più di 50 giovani tesserati, ignari delle richieste presentate a loro nome. Passando al reddito di cittadinanza, le Fiamme gialle, in collaborazione con l’Inps, hanno accertato irregolarità nelle autocertificazioni, segnalando 44 soggetti per una frode da 330mila euro. Alla lotta alla droga è dedicato l’ultimo capitolo del report del comandante Bolognese.

«L’azione per contrastare il traffico di stupefacenti, con l’ausilio delle nostre unità cinofile, la contraffazione e l’abusivismo commerciale, specie d’estate, è altamente incisiva. Da ricordare le investigazioni che, analizzando consumi di energia elettrica e grazie all’intervento dei militari e dei cani antidroga, hanno consentito di sequestrare due piantagioni casalinghe di marijuana».

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