Rapagnano, bagno di folla
per l'inaugurazione della scuola

Rapagnano, bagno di folla per l'inaugurazione della scuola
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Lunedì 12 Settembre 2016, 07:38
RAPAGNANO - Ha fatto le cose in grande Remigio Ceroni. Pubblico delle migliori occasioni, tanti politici, nastri tagliati e palloncini lanciati in aria, per l’inaugurazione della nuova scuola media di Rapagnano. 

Una scuola tecnologicamente avanzata, moderna, sicura. È su quest’ultimo aggettivo, però, che si è concentrata l’attenzione di tutti. In giorni in cui diversi comuni fermani hanno dovuto fare i conti con l’inagibilita delle loro scuole danneggiate dal terremoto e sono stati costretti a trovare in fretta soluzioni di emergenza, Rapagnano ne inaugura una nuova che, insieme alla materna e alle elementari, in contrada San Tiburzio, forma un vero e proprio polo scolastico. Alle 16.30, puntuale, è iniziata la cerimonia: minuto di silenzio per le vittime del terremoto, lancio in aria di tanti palloncini bianchi, benedizione, taglio del nastro, inno nazionale suonato dalla banda. Poi tutti dentro per gli interventi delle autorita intervenute. 

Ad aprirli, il padrone di casa, il senatore Ceroni, al suo sesto mandato da sindaco a Rapagnano che, ringraziando tutti per la presenza, ha ricordato come la realizzazione in tempi record della scuola (appena dieci mesi) sia stata frutto della cooperazione tra varie istituzioni. Un milione quattrocento mila euro il costo dell’edificio che si estende su 2.350 metri quadrati, una parte dei quali, però, deve ancora essere sistemata. Una cifra non da poco per un comune come Rapagnano, che ha poco più di duemila abitanti. Una cifra di cui è stato possibile disporre grazie a un doppio finanziamento: 900 mila euro sono arrivati dal Governo Renzi, i restanti erano già a disposizione grazie a una legge dell’ex ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che consentiva di investire i soldi destinati alla sistemazione di vecchie scuole per realizzarne di nuove.  E proprio l’ex ministro, oggi parlamentare, era l’ospite più atteso del pomeriggio. Accolta da un caloroso applauso, si è detta stupita di una così ampia partecipazione, in un giorno, l’11 settembre, che ha definito “simbolico”.
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