MONTEFORTINO Il fronte contrario al prelievo di acqua dal fiume Tenna per alimentare il potabilizzatore vicino al lago di Gerosa non ha intenzione di mollare, anche se ormai la possibilità di bloccare il progetto sembra svanita. Uno degli accaniti contrari l’ex presidente dell’Ato 5 ed ex sindaco di Montefortino Lando Siliquini. Solleva osservazioni che vogliono dimostrare l’inutilità dell’opera.
I dubbi
«La Ciip ha dichiarato che le captazioni sul fiume Tenna avverranno solo se non saranno sufficienti quelle sul lago di Gerosa. Quindi sicuramente l’emergenza idrica scatterà a causa della siccità. Però il problema – dice Siliquini - è che con la mancanza di piogge per lunghi periodi e con il sicuro forte caldo estivo, anche la portata del fiume, come stiamo vedendo un po’ in questi giorni, sarà al di sotto della soglia minima, nella quale non sarà possibile prelevare acqua senza il rischio di un impoverimento gravoso del fiume. Sarebbe stato meglio, come avevo già proposto da tempo, spostare i prelievi sul lago di San Ruffino. Captazioni del genere si fanno negli invasi e non lungo le aste dei fiumi, specialmente piccoli come il Tenna». Ma il punto di prelievo individuato ora, sotto il Comune di Montefortino, è più vicino al potabilizzatore collocato vicino al lago di Gerosa, ovvero nella Valdaso, che dovrebbe essere alimentato.
La chiosa
«Presumo che vengano fatti più prelievi dal lago di Gerosa – afferma - e questo non credo che stia bene al sindaco di Comunanza, che sta puntando fortemente sul sito lacustre come punto di attrazione turistica. Comunque associazioni e le tante persone contrarie al prelievo sul Tenna vigileremo, e saremo pronti a fare denunce in caso di danni ambientali».