PORTO SANT’ELPIDIO - Chiuso il centro vaccini, 15.500 vaccini all’attivo. È stato smontato tutto in via Del Palo, smantellata la sede. Non risulta più nella piattaforma regionale, stop alle prenotazioni online. Ma la coordinatrice dell’equipe medica Loretta Carpiceci dice che l’attività dei medici vaccinatori non finisce qui. Continueranno a immunizzare i loro assistiti con prenotazione diretta. «Saranno tutelati tutti i nostri assistiti – spiega –: l’equipe territoriale resta in piedi. Abbiamo oliato i nostri ingranaggi per lavorare insieme. Ora ci aspetta la vaccinazione antinfluenzale, la terza dose e tutti i ritardatari». Questa della piattaforma regionale per le prenotazioni online è stata sempre il tallone d’Achille per il centro vaccini di Porto Sant’Elpidio. Che per organizzazione si è rivelato tra i migliori nelle Marche.
Ciononostante Porto Sant’Elpidio non è risultato sempre tra i centri attivi, tanto che diversi elpidiensi sono andati a Fermo a vaccinarsi. Dopo un breve periodo di ferie, quest’estate, il centro ha riaperto i battenti in modalità ridotta, due mezze giornate di lavoro a settimana. Già alla riapertura, un mese fa, si sapeva che l’azienda sanitaria regionale voleva chiudere i centri periferici. C’è stato un tira e molla tra la Regione e Comune, dove si voleva tenere in piedi una struttura che funziona, per fare a tutti la seconda dose.
«Possiamo dire che si è conclusa la fase di emergenza – spiega Carpiceci - l’equipe ringrazia, per la fattiva collaborazione, tutti i volontari. Ci possiamo ritenere molto soddisfatti: più di 2.000 tamponi e 15.500 vaccini. Siamo disponibili a ricominciare in caso di necessità». Una squadra s’è creata con l’equipe medica, l’associazione Vicino a Te di Tiziana Antonini per la parte amministrativa, la Croce Verde per gli interventi sanitari, la Protezione civile per la logistica, le farmacie comunali e il Comune «che ci ha sempre sostenuto» chiosa la coordinatrice. Per il sindaco Nazareno Franchellucci «è stata una grande esperienza da un punto di vista umano. Ricordo quando non arrivavano i vaccini, oggi i magazzini sono pieni. Il nostro è stato uno dei migliori hub a livello regionale. Non smetterò mai di essere grato ai nostri medici di base e alle associazioni di volontariato»