Porto Sant'Elpidio, il rogo all'Adriamar
non è accidentale, aperta un'inchiesta

Il sopralluogo di pompieri e carabinieri all'Adriamar
Il sopralluogo di pompieri e carabinieri all'Adriamar
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Martedì 3 Gennaio 2017, 06:10
PORTO SANT'ELPIDO - Adriamar cenerita dalle fiamme, le indagini della magistratura di Fermo procedono a 360°. Il sostituto procuratore Monti vuole fare chiarezza e sciogliere ogni dubbio sulla causa del rogo che ha distrutto 600 metri quadrati di stabilimento industriale per la lavorazione del pesce nella notte di Capodanno.
I vigili del fuoco escludono che l’incendio sia stato accidentale ma allo stato non hanno ancora elementi certi per poter parlare di dolo. Ciò che invece sembra possibile è che l’incendio si sia sprigionato dall’esterno, esattamente da una struttura aperta su tre lati all’interno della quale erano sistemati i due furgoni, poi inceneriti dalle fiamme, e del materiale facilmente infiammabile. I tecnici dei vigili del fuoco hanno dunque avviato una indagine capillare per capire cosa è successo. 

Tra le ipotesi anche quella che a innescare tutto possa essere stato un petardo, dato che l’incendio si è scatenato mezz’ora prima della mezzanotte di Capodanno. Ipotesi avvalorata anche da una donna che ha riferito agli inquirenti di essere uscita di casa per dare da mangiare al cane e di aver sentito un forte botto e subito dopo di aver notato delle piccole fiamme della struttura adiacente il capannone. Ieri mattina, comunque, sono stati sentiti anche tutti gli altri vicini, a ognuno è stato chiesto se ha visto o sentito qualcosa. Gli investigatori mantengono il massimo riserbo ma sembra evidente che i conti non tornano e dunque c’è la necessità di approfondire quanto è accaduto e sopratutto capire cosa ha scatenato l’incendio. 

Allo stato attuale mancano ancora gli ultimi accertamenti per escludere definitivamente la presenza di benzina o alcol nello stabilimento. Per questo motivo ieri alle 9 erano già al lavoro i carabinieri con il nucleo Nbcr dei vigili del fuoco, gruppo specializzato che interviene in casi eccezionali. 
Sono dunque prudenti i vigili del fuoco nel determinare la possibile causa del rogo: «Si dovranno aspettare i risultati dei campionamenti» dicono. 
 
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