Jesi, tre mezzi divorati dalle fiamme: alla Edilscavi c’è l’ombra del dolo

Jesi, tre mezzi divorati dalle fiamme: alla Edilscavi c’è l’ombra del dolo
Jesi, tre mezzi divorati dalle fiamme: alla Edilscavi c’è l’ombra del dolo
di Talita Frezzi
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Marzo 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:41

JESI Tre maxi escavatori per il movimento terra dati alle fiamme, nella tarda serata, in zona Coppetella. Dietro l’incendio che si è sviluppato domenica sera attorno alle 21 all’interno dell’area dove erano parcheggiati i mezzi dell’azienda Edilscavi srl (ditta specializzata in estrazioni, escavazioni e recupero di materiali per l’edilizia con sede in contrada Chiusa ad Agugliano) vi sarebbe l’ombra inquietante del dolo. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il titolare della ditta, che ha ricevuto sul proprio cellulare il messaggio di alert dell’allarme antintrusione nell’area dove erano ricoverati i mezzi. Il titolare ha subito avvisato il 112 facendo scattare il pronto intervento dei Carabinieri della Compagnia di Jesi

Gli sviluppi

Ma non era una effrazione, bensì un rogo che stava divorando costosi mezzi per il movimento terra.

Insieme ai Carabinieri, intervenuti per i rilievi del caso, sul posto si sono portati anche tre mezzi dei Vigili del fuoco del distaccamento di Jesi e del comando di Ancona, impegnati per diverse ore nello spegnimento del rogo e la messa in sicurezza dei luoghi. I pompieri hanno lavorato a lungo per spegnere le fiamme, propagatesi dalle cabine di pilotaggio dei macchinari, e per mettere in sicurezza la zona evitando che il fuoco potesse espandersi anche alle strutture vicin

e. L’incendio ha divorato tre escavatori per un danno che supera i 600mila euro. Dalla posizione dei mezzi – distanti diversi metri l’uno dall’altro – e dall’effrazione riscontrata sul cancello, i militari ipotizzano che si tratti di un atto doloso. Impossibile che i mezzi si siano incendiati per propagazione: erano fermi troppo distanti tra loro. Su quel che resta dell’abitacolo di pilotaggio non sono stati rinvenuti segni di innesco, divorati dalle fiamme, né taniche di benzina o comunque contenitori, ma gli inquirenti sospettano che i roghi siano stati appiccati con liquido infiammabile.

Le indagini stanno proseguendo nella direzione del gesto volontario. Sembra che il titolare, sentito dai Carabinieri, non avesse debiti, né ricevuto minacce di alcun tipo. La Edilscavi esegue lavori per conto di terzi, tra questi ha lavorato anche per il cantiere Amazon. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA