Da 17 anni una convivenza da incubo
Le famiglie di un condominio si ribellano

Da 17 anni una convivenza da incubo Le famiglie di un condominio si ribellano
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Sabato 1 Novembre 2014, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 15:23
PORTO SANT'ELPIDIO - Un'anziana con problemi psichici e il figlio succube, 74 anni lei 48 lui, vivono in una palazzina senza luce e isolati.



Dal 1997 la coppia di sposi del piano di sopra è terrorizzata dall'anziana con evidenti turbe psichiche. Sulle spine nove famiglie, i vicini di casa. Accorato l'appello alla stampa di una donna che chiede aiuto a nome suo e del marito.



"Il bene salute deve essere tutelato come sancisce l'articolo 32 della Costituzione. Non ci sono cittadini di seria A e di serie B", evidenzia la signora, pronta alla battaglia legale "per verificare se siano state adottate le misure necessarie per la nostra tranquillità e integrità fisica o se siamo di fronte a una condotta di tipo omissivo.



"Se non risulteranno posti in essere i necessari presidi terapeutici - aggiunge - , chi ha omesso di attivarli dovrà assumersene la piena responsabilità", evidenzia l'elpidiense nella lettera protocollata ieri in Comune e indirizzata al sindaco Nazareno Franchellucci, al comandante della Polizia municipale Luigi Gattafoni, al direttore del dipartimento di Salute mentale di Fermo Andrea Martini, alla dirigente dei Servizi sociali Pamela Malvestiti, al medico di base Loretta Carpiceci.



La storia: "Dal '97 nell'appartamento sotto al nostro c'è un'anziana che giorno e notte, grida, piange, bestemmia, litiga col figlio, parla da sola utilizzando timbri di voce differenti.



"Nel '98 io e mio marito sporgemmo querela, temevamo per la nostra integrità fisica, poi abbiamo rimesso la querela per paura di ritorsioni. Abbiamo scritto al sindaco, alla polizia municipale, è stato attivato un servizio al dipartimento di salute mentale a Fermo, ma la situazione non è cambiata.



"Nel '99 è intervenuta la Procura, ci siamo rivolti a un legale, l'allora sindaco Paolo Petrini fu contattato dal magistrato e, nel giro di due giorni, la vicina fu sottoposta a Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Per un po' è stata tranquilla, poi la situazione è precipitata. L'anziana grida giorno e notte, lascia il figlio a dormire fuori, lo rimprovera oppure, sotto gli occhi di tutti, lo accarezza non come una madre dovrebbe fare col figlio".





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