A Porto San Giorgio il ricordo del manager Max Biondi: «Dal dolore ora nasce la speranza»

A Porto San Giorgio il ricordo del manager Max Biondi: «Dal dolore ora nasce la speranza»
A Porto San Giorgio il ricordo del manager Max Biondi: «Dal dolore ora nasce la speranza»
di Domenico Ciarrocchi
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Giovedì 4 Aprile 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 18:32

PORTO SAN GIORGIO- Anche da una tragedia può rinascere la speranza. Ricordo alla Sala Imperatori per Massimiliano Biondi, il giovane manager scomparso nel luglio 1997 nel Ticino. Il suo corpo fu restituito dalle acque solo un anno dopo. La sorella Maria Elisabetta in questi anni ha dato vita a numerosissime iniziative in sua memoria e, insieme alla famiglia e agli amici di Max, realizzato opere di beneficenza.

I lavori

Ora, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura, organizza un doppio incontro in suo onore.

Alle sue spalle tanti lavori, dai pozzi e l’aula scolastica nel distretto di Magarini, in Africa, insieme all’Amref, alla fornitura di banchi per una scuola in Congo; dall’aula ludica e quella ricreativa al Centro europeo della Lega del Filo d’Oro di Osimo all’intestazione di un’ambulanza della Croce Azzurra di Porto San Giorgio. Un lavoro lungo e capillare di cui si parlerà nel weekend alla Sala Imperatori. «La maggior parte dei progetti - specifica Maria Elisabetta Biondi - è rivolta ai minori: il diritto all'educazione è fondamentale per aiutare lo sviluppo e le competenze dei bambini e degli adolescenti». Sotto la lente, questa volta, il doposcuola a Brasilia e l’asilo a Salvador di Bahia, in Brasile, con le opere realizzate insieme all’associazione Condividere, fondata da don Luigi Valentini, scomparso nel 2020, e di cui è presidente Massimo Valentini. Sodalizio che in Brasile e in Argentina sostiene e gestisce asili, scuole e doposcuola e assiste più di 2.000 bambini. «A novembre – rimarca Maria Elisabetta - mi sono recata in Brasile e ho toccato con mano la concretezza dell’amore: tanti piccoli gesti di generosità riescono a offrire una possibilità a chi è nel bisogno». L’ultimo progetto, in ordine temporale, è quello di una scuola in Africa a lui intitolata. Un’iniziativa nata grazie alla collaborazione con don Oreste Habiyambere che in Rwanda ha fondato una struttura scolastica a Ruhengeri per i bambini che per andare a scuola dovevano fare almeno 22 km a piedi. Scuola che oggi ha oltre 200 alunni.

L’iniziativa

Due gli appuntamenti del weekend, con testimonianze e illustrazioni artistiche. Domani (ore 18) il primo con don Oreste Habiyambere del Rwanda e don Piero Quinzi, parroco della parrocchia Sacra Famiglia. Il secondo domenica, sempre alle 18, con il presidente di Condividere Valentini e il tesoriere Luca Levantesi. I due incontri, aperti al pubblico, vedranno anche l’esposizione di opere pittoriche di artisti del territorio con l’impegno di Katy Zoppo, Marisa Cesanelli, Lucia Spagnuolo, Sandra Torquati e Julio Fernandez.

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