Porto San Giorgio, la denuncia
di Agostini: «Senza tutor limiti alzati»

Porto San Giorgio, la denuncia di Agostini: «Senza tutor limiti alzati»
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Venerdì 11 Maggio 2018, 07:15
PORTO SAN GIORGIO -  Sicurezza stradale o sicurezza di fare cassa? A porsi questo interrogativo è l’ex sindaco di Porto San Giorgio Andrea Agostini, che nella sua qualità di avvocato è balzato agli onori della cronaca negli ultimi tempi per i ricorsi, in più casi vinti, contro le multe da autovelox. Stavolta la sua attenzione si appunta su quello che definisce «lo strano caso della strada fermana» dove, tolto il tutor, si alza il limite di velocità che da qualche giorno è infatti passato da 70 a 80. 

«La sicurezza stradale mira a garantire l’incolumità pubblica, quindi ridurre il numero e la gravità degli incidenti a danno degli utenti della strada - argomenta Agostini - . Tutti abbiamo interesse al rispetto dei limiti di velocità al fine di abbattere il pericolo di danni a cose e persone e ben vengano quindi maggiori controlli a mezzo rilevazioni della velocità istantanea, autovelox, e media, tutor. In tal senso la Provincia di Ascoli Piceno sulla Strada Provinciale 239 Fermana Faleriense nel tratto Fermo – Porto San Giorgio in ragione del traffico intenso e della realizzazione di new jersey centrali dal 5 novembre 2007 fissa il limite di velocità a 70 km/h. Nel 2009 subentra la Provincia di Fermo che, avvalendosi della collaborazione della Provincia di Ascoli Piceno, attiva attraverso una ditta privata il controllo elettronico della velocità media dal 24 luglio del 2013 al 24 luglio del 2017». 
Infatti con il riordino delle funzioni provinciali in applicazione della legge Delrio la strada passa di proprietà alla Regione Marche, quindi il tutor viene disattivato dalla Provincia di Fermo e la Regione affida la strada all’Anas spa. 

«Accade che in questi giorni Anas spa modifica il limite di velocità elevandolo da 70 a 80 km/h - spiega ancora Agostini -. Abbiamo dunque che la stessa strada di sempre si può percorrere legalmente in sicurezza a velocità di 10 km/h maggiore rispetto a quella già disposta dalla Provincia. Ora mi domando, su questi 10 km/h quanti sono stati ingiustamente multati? Quanti hanno preferito pagare entro 5 giorni dalla contestazione euro 28,70 piuttosto che spendere 43 euro di contributo unificato per ricorrere al giudice di pace gravandosi delle incertezze legate all’esito del giudizio e ai suoi costi? Una vera e propria manovra economica a beneficio della Provincia di Fermo e della ditta privata erogatrice del servizio in convenzione Fermo-Ascoli Piceno. Per chi ha già pagato la multa, nulla da fare, ma chi ha ancora contenziosi aperti potrà osservare al giudice l’evidenza di un abuso del diritto di ognuno alla sicurezza stradale. L’Anas spa dimostra oggi elevando il limite di velocità che la sicurezza stradale era garantita e ciononostante gli automobilisti sono stati sanzionati con verbali viziati - conclude il suo ragionamento Agostini - da eccesso di potere. La Provincia ha sviato dalla sicurezza stradale a quella di fare cassa».
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