Cartelli informativi e turistici nel caos
Segnaletica errata o abbandonata

Cartelli informativi e turistici nel caos Segnaletica errata o abbandonata
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Mercoledì 11 Febbraio 2015, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 12:49
FERMO - Fare turismo con i cartelli sbagliati o senza metterli proprio. Un handicap che metterebbe chiunque in difficoltà. Da diversi giorni i più attenti avranno notato che lungo la circonvallazione Nord, a due passi dalla rotatoria della fontana, giacciono abbandonati una decina di cartelli stradali, sia quelli tradizionali di colore bianco che quelli marroni a scopo turistico.

C'è quello che indica il percorso delle fonti rurali di cui si è parlato nei giorni scorsi, c'è l'indicazione per la chiesa di Santa Maria, quella per l'auditorium Officina delle Arti. Ma se sono a terra, non sono lungo le strade a fornire le necessarie informazioni.

I cartelli che ci sono, poi, sono spesso sbagliati. Ci sono cartelli che indicano la chiesa del SS. Salvatore evidentemente intendendo la chiesa di San Francesco (sede della parrocchia del SS. Salvatore) visto che la suddetta chiesa non esiste più (in realtà ne esiste una porzione, scoperta tempo fa dall'associazione Arkeo, ma attualmente inaccessibile).

Ci sono cartelli che indicano la chiesa di San Liborio come se questa fosse attrattiva turistica. La datazione della cripta di Sant'Ugo, poi, è sbagliata, dato che non è del XIII secolo ma del VIIII. Non vengono mai indicate le chiese di San Pietro e dei SS. Filippo e Giacomo, tantomeno i centralissimi palazzo Luciani-Ranier, palazzo Conventati e palazzo Cruciani.
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