L’abbraccio dei Comuni del cappello al nuovo vescovo di Fano Andreozzi

Il saluto ad Andrea Andreozzi
Il saluto ad Andrea Andreozzi
di Marina Vita
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:37
MONTAPPONE - Santa Messa celebrata nella Chiesa di Santa Maria e San Giorgio, doni, saluti, amici d’infanzia, ricordi condivisi, affetto, commozione, gioia. Tanti ingredienti per una giornata di festa sentitissima da tutta la comunità in onore di don Andrea Andreozzi, Vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola. Festa organizzata dai Sindaci del cosiddetto triangolo del Cappello, Ferranti di Montappone (paese di cui Andreozzi è originario), Caraceni di Massa Fermana e Forti di Monte Vidon Corrado, insieme alle rispettive Comunità Pastorali, per stringersi intorno a quel ragazzo di che hanno visto crescere prima nella statura fisica e poi in quella spirituale, con quel suo modo di fare umile e quella capacità di ascolto e supporto che l’ha portato ad essere sin da subito punto di accoglienza e riferimento per tutti.

Don Andrea alle 19 ha celebrato la Messa nella Chiesa di Montappone insieme a altri parroci che vi si erano alternati nel tempo, davanti ad oltre 400 persone in assoluto silenzio. Al termine Le Comunità pastorali gli hanno donato un quadro raffigurante i 3 paesi e un Crocefisso.

Mentre i Sindaci hanno scelto per lui un kit di valige e una 24 ore di ultima generazione che potrà essergli utile nel suo peregrinare legato al nuovo ruolo. E dentro la valigetta don Andrea, risaputo grande tifoso del Milan, ci ha trovato anche una sciarpa della sua squadra che il Sindaco Ferranti, invece juventino, custodiva dal 2007, quando gli fu data come sfottò all’indomani della sconfitta subita dalla Juve contro il Milan. E’ stato un momento esilarante che ha dato il via a tanti ricordi condivisi, anche di natura “meno divina”. Don Andrea, con la sua solita umiltà, ha ringraziato tutti i presenti per l’affetto sempre ricevuto: «Perché da ognuno di voi ho imparato qualcosa».

Persona speciale

«Noi ringraziamo Dio di averci dato una persona speciale come te – gli ha detto Ferranti - Rimani sempre come sei, semplice e umile. Sei il nostro orgoglio. Montappone da paese del cappello ora è diventato il paese del Vescovo». a serata è andata avanti con una conviviale alla quale si sono alternate oltre 500 persone, in un clima di gioia, di abbracci e di speranza per il futuro di tutti.

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