Per via Respighi prende
quota la sanatoria

Per via Respighi prende quota la sanatoria
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Lunedì 31 Marzo 2014, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 13:41
FERMO - Il primo della maggioranza a parlare apertamente di una “sanatoria” per via Respighi stato qualche giorno fa, il presidente del Consiglio comunale Sandro Vallasciani. Lo ha fatto prendendo la parola durante una conferenza stampa del Partito democratico per spiegare che, vista l’importanza delle scelte che il Comune dovrà fare, sarà opportuna la convergenza tra maggioranza e opposizione. “E’ chiaro che dovremmo andare a mettere mano sui lotti di Casabianca e a una sanatoria per via Respighi. Temi caldi su cui dovremo per forza di cosa cercare la più ampia condivisione in Consiglio comunale”, diceva Vallasciani.



Un orientamento confermato ora anche dal sindaco di Fermo Nella Brambatti che racconta: “La situazione di via Respighi va risolta. Noi abbiamo chiesto un parere ad un avvocato amministrativista esperto della materia per capire come muoverci. Senza nulla togliere, infatti, alle competenze e alla capacità dell’avvocato del Comune Gentili e del segretario Serafina Camastra, abbiamo ritenuto, vista la complessità della materia, di avere un supporto legale specifico sulla base del quale ci muoveremo e assumeremo le opportune decisioni”.



Il sindaco prosegue dicendo che “è chiaro che l’abbattimento di tutto quello che è stato costruito è impensabile come è da evitare che resti un’incompiuta inutilizzata vista anche la sua posizione strategica. Ci muoveremo tenendo conto di quello che prevedono la legge e i regolamenti, il percorso sarà dettato dalle disposizioni normative in materia. Chiaramente - conclude il sindaco - cercheremo di far sì che il percorso sia quanto più consono e favorevolmente compensativo per i cittadini e per la città. C’è un impegno massimo e costante su questa faccenda che vogliamo affrontare nei tempi più consoni e nel rispetto della legge”.



Urbanistica sempre in primo piano, quindi. E oggi il sindaco dovrebbe mettere mano anche allo scottante caso aperto dall’Ordine degli architetti di Fermo. Che attraverso la presidente Giovanna Paci nei giorni scorsi ha denunciato apertamente l’esistenza a Fermo di corsie preferenziali per alcune pratiche e alcuni tecnici, lamentando anche che da mesi e mesi gli stessi architetti, pur avendo sollevato diverse questioni, non hanno ottenuto le risposte che cercavano. Brambatti, nell’apprendere con stupore le accuse formulate dall’Ordine gli architetti, ha chiesto ai professionisti chiarimenti in merito alle denunce che gli stessi hanno formulato.



Soprattutto per circostanziare meglio la questione. “Non si può continuare a sparare nel mucchio. Se l’Ordine è a conoscenza di fatti specifici li tiri fuori e li denunci perché si tratta di condotte gravi. Altrimenti non è accettabile che si continui con questo gioco al massacro”, il commento del primo cittadino fermano. Oggi dovrebbe esserci quindi un chiarimento tra Brambatti e Paci in vista anche di una ricucitura del rapporto tra Ordine e Comune. Sempre oggi riparte il giro di consultazioni tra il sindaco e i partiti per nominare, in tempi brevi, il nuovo assessore all’urbanistica dopo l’addio di Paolo Rossi.
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