La proposta choc del sindaco Vergari: «Per ripopolare l’entroterra fermano puntiamo sugli immigrati»

Fabrizio Vergari
Fabrizio Vergari
di Francesco Massi
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Venerdì 16 Giugno 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 13:08

SANTA VITTORIA IN MATENANO - Allarme spopolamento nell’entroterra. Una proposta parte dal presidente dell’Unione Montana dei Sibillini e sindaco di Santa Vittoria in Matenano Fabrizio Vergari, che vuole fare da apripista nel suo comune. L’intenzione è quella di favorire ulteriormente l’arrivo di immigrati nel territorio, per portare forza giovane che vuole rimanere qui e creare famiglia.

«Nel prossimo futuro ho intenzione di dedicarmi fortemente a far aumentare la popolazione giovanile, i bambini, favorendo l’arrivo di giovani immigrati.

Questo partendo dalla realizzazione di un centro per l’immigrazione». Un progetto per il quale Vergari sta mettendo le basi fin da ora e che dovrebbe prendere corpo nei prossimi anni, che guarda all’intero territorio dell’entroterra dei Sibillini e non solo al suo comune. «Già nei nostri comuni registriamo da tempo – dice - una marcata presenza di figli di coppie straniere o miste. Se non fosse per loro diverse sedi scolastiche dell’obbligo avrebbero chiuso. Per fortuna abbiamo una deroga al numero minimo di studenti per ogni classe per le zone terremotate fino al 2029. Poi però? Il problema cresce continuamente».

La strategia

Quindi ancora Vergari con la sua analisi e strategia. «Ormai sono pochissimi i nostri giovani che rimangono in questi territori e creano famiglia qui». La domanda: se si favorisce l’arrivo degli immigrati poi troveranno lavoro? «Questo non è un problema – rimarca Vergari – in quanto ci sono diverse imprese che hanno bisogno di manodopera specialmente giovane per lavori manuali, anche guardando al mio comune, e non riescono a trovarla. Nel settore edile si deve ricorrere ormai solo agli stranieri, e nemmeno ci sono a sufficienza. Di giovani italiani non se ne trovano. Quindi – continua Vergari - nel centro che ho in mente saranno accolti stranieri dietro una richiesta specifica di occupazione da parte di imprese locali. Non deve essere assolutamente un luogo di “parcheggio” a carico di risorse pubbliche, in attesa poi di collocare questi immigrati. Quindi arrivi che andranno regolati».

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