Falsi avvocati, medici e impiegati comunali: è allarme per le truffe nel Fermano

Falsi avvocati, medici e impiegati comunali: è allarme per le truffe nel Fermano
Falsi avvocati, medici e impiegati comunali: è allarme per le truffe nel Fermano
di Pierpaolo Pierleoni
4 Minuti di Lettura
Domenica 7 Gennaio 2024, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 11:48

FERMO Anno nuovo, vecchie truffe. I malintenzionati non sono andati in vacanza per le festività natalizie, anzi in questi giorni sono state diverse le segnalazioni, in più zone del Fermano, relative a tentativi di truffe telefoniche, prevalentemente ai danni di anziani e persone sole. «Suo nipote si trova all'ospedale a seguito di incidente», è l’inquietante avviso che alcune persone si sono sentite comunicare da impostori, che si sono spacciati per familiari, o amici di nipoti in difficoltà, col proposito di far versare elevate somme di denaro o consegnare oggetti di valore.

I timori

Gli episodi aumentano, come fa sapere la Questura di Fermo guidata da Luigi Di Clemente, invitando la popolazione a diffidare da chiamate di sconosciuti, evitare di farli entrare in casa e di effettuare versamenti di ignota destinazione.

Capita spesso che le vittime diventino i principali alleati dei loro aguzzini, fornendo inconsapevolmente informazioni sui loro familiari, rendendo così più credibile l’azione dei truffatori. Questi tentativi si aggiungono ad altre tecniche ingannevoli. È il caso di una truffa commessa di recente da parte di due donne, che si sono spacciate per operatrici del Comune, con la richiesta di sottoporre la popolazione residente a un questionario. Le false incaricate, in realtà, con tale scusa, distraevano l'anziana signora e poi la derubavano dei suoi gioielli e del suo denaro, incaricate di sottoporre la popolazione ad un questionario. I malviventi si fingono spesso professionisti, così da risultare più affidabili agli occhi di un anziano.

I metodi

Dicono di essere medici dell’ospedale in cui un congiunto è ricoverato in gravi condizioni, o avvocati che stanno curando una pratica per un incidente che ha visto coinvolto un nipote. Il tranello è sempre lo stesso: per garantire cure al ferito, o sistemare la situazione in modo da evitare serie conseguenze, occorrono subito soldi, o in alternativa oggetti preziosi da consegnare ad un incaricato, pronto a passare a ritirarli. «Una truffa molto insidiosa – evidenzia ancora la polizia di Stato per fare il punto sull’emergenza - perché punta sulla paura e la preoccupazione di una persona di una certa età la quale, magari impossibilitata in quel momento a chiamare altri parenti, si lascia convincere».

L’appello

Ecco quindi la raccomandazione dei poliziotti a consultarsi sempre con altri familiari, prima di trasferire denaro su un conto sconosciuto, o di consegnare soldi ed oggetti di valore. Il raggiro funziona se non si lascia alla vittima il tempo di pensare o chiamare qualcuno per conferme. I truffatori puntano quindi a risolvere la trattativa in tempi rapidissimi. Nel dubbio, meglio chiamare il 112 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. «Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente – spiega la Questura – quando fate operazioni in banca o alle poste, meglio essere accompagnati, specie nei giorni di pagamento delle pensioni».

Le distrazioni

«Inoltre non ascoltare che vi ferma per strada offrendo facili guadagni, anche se la persona sembra distinta e affabile. Di ritorno da una banca o ufficio postale, non fatevi distrarre: nessun cassiere vi inseguirà per strada per rilevare qualche errore». L’ultima raccomandazione è per figli e parenti stretti degli anziani, a non lasciarli soli, farsi sentire spesso e ricordare loro di chiedere aiuto di fronte al minimo dubbio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA