«No alla terza corsia, sì all’arretramento». Il futuro dell’autostrada A14, il comitato dopo la riunione dei sindaci

«No alla terza corsia, sì all’arretramento». Il futuro dell’autostrada A14, il comitato dopo la riunione dei sindaci
«No alla terza corsia, sì all’arretramento». Il futuro dell’autostrada A14, il comitato dopo la riunione dei sindaci
di Lolita Falconi
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Sabato 12 Agosto 2023, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 17:18

FERMO Dopo l’incontro tenuto dalla Regione Marche per presentare ai sindaci della costa Marche sud l’ipotesi di adeguamento dell’A14 nel tratto da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto interviene il comitato arretramento A14 e Fs Marche sud.

«Si tratta dell’ipotesi ventilata un anno fa che prevede l’adeguamento in sede per la realizzazione della 3° corsia da Porto Sant’Elpidio a Pedaso e di un mini arretramento per un senso di marcia da Pedaso a San Benedetto del Tronto. Si apre ora un dibattito nella comunità locale in cui portiamo il nostro contributo. A nostro avviso l’ipotesi non è accettabile per le seguenti argomentazioni. L’intervento come proposto prevede altro consumo di suolo senza risolvere il problema dell’intasamento di traffico sulla costa e quello dell’abbandono delle aree interne. C’è poi il tema della sicurezza stradale che viene risolto solo per il tratto da Pedaso a San Benedetto in quanto i lavori non avverranno in maniera contigua all’attuale sede autostradale: il cantiere verrà infatti aperto a qualche centinaio di metri.

Il problema rimane invece tutto per il tratto da Porto Sant’Elpidio a Pedaso in quanto il cantiere sarà presso l’attuale passaggio autostradale, un tratto che come noto è molto pericoloso in quanto interessato da curve e grandi viadotti.

Abbiamo già visto le conseguenze nefaste per la sicurezza stradale in occasione della manutenzione su questo tratto autostradale, per cui aprire un cantiere in questo segmento certamente comporterà un aumento di incidenti, morti e feriti e gravi disagi per il traffico per ancora circa 10 anni. Questo non lo riteniamo accettabile. L’altro problema che riscontriamo è il grave rischio frane presente nel tratto autostradale da Porto Sant’Elpidio a Pedaso. Chi si assumerà la responsabilità di avallare una scelta che contrasta con quanto certificato dal Piano Idrogeologico vigente? Per tali motivazioni riteniamo che l’arretramento da Porto Sant’Elpidio sia la scelta più sensata per recuperare ambientalmente la costa e per riconnettere le aree interne».

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