Fermo, litigano per soldi. Il figlio aggredisce la madre per difendere il padre: scatta l'ammonimento

litigano per soldi. Il figlio aggredisce la madre per difendere il padre: scatta l'ammonimento
litigano per soldi. Il figlio aggredisce la madre per difendere il padre: scatta l'ammonimento
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Sabato 20 Aprile 2024, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 11:35

FERMO - Nei primi giorni del mese le Volanti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, sono intervenute a Fermo, a seguito di lite tra una madre e  figlio.

Il provvedimento

In particolare, dopo una discussione sorta per motivi economici tra due coniugi separati in casa interveniva il loro figlio il quale, in difesa del padre, spingeva la madre contro una poltrona e con forza le strappava la borsa al fine di sottrarle le chiavi dell’appartamento di casa e le carte di credito della famiglia.

La donna, che nell’immediatezza dei fatti appariva sconvolta, veniva tranquillizzata e successivamente ascoltata da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso pubblico, a cui raccontava che il figlio che è apertamente schierato in difesa del padre è solito prendere le sue difese diventando aggressivo e, talvolta violento. La donna, tuttavia, decideva di non sporgere querela nei confronti del figlio motivo per il quale personale specializzato della Divisione Anticrimine svolgeva quindi una accurata e speditiva istruttoria, cosicchè il Questore, Autorità provinciale di pubblica sicurezza, in ragione del suo potere in materia di misure di prevenzione, emetteva in via d’urgenza il provvedimento di ammonimento per violenza domestica nei confronti del giovane.

La madre è stata informata

La madre, vittima della violenza domestica, come previsto dalla Linee Guida, veniva convocata e informata dell'ammonimento e della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio provinciale e di tutte le forme di tutela previste per le vittime di episodi di violenza di genere.

Per lei la possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai Servizi Sociali del Comune o a Centri Specializzati presenti sul territorio, come previsto dal protocollo “Zeus”, per intraprendere un percorso di recupero dei maltrattamenti e di riabilitazione del proprio vissuto.

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