Girfalco a Fermo, Italia Nostra in pressing: «Via le auto e più verde». Sotto esame la Casina delle Rose

Girfalco a Fermo, Italia Nostra in pressing
Girfalco a Fermo, Italia Nostra in pressing
di Domenico Ciarrocchi
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Lunedì 24 Luglio 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 12:26
FERMO - Non solo piazza del Popolo e piazzale Azzolino, il rilancio del centro passa anche attraverso il Girfalco, tappa irrinunciabile dei tour turistici e fantastico affaccio sul Fermano. Il Comune pensa a un collegamento diretto per raggiungere più facilmente il colle e nel dibattito per valorizzarlo si inserisce ora Italia Nostra, sempre attiva sul fronte di nuove idee e proposte. Anche perché è storia dell’inverno scorso la vendita della Casina delle Rose alla Metanauto Giulianova di Mauro Cardinali, punto di partenza per rilanciare l’albergo.


L’albergo


L’associazione ricorda che la società aggiudicataria ha ora la possibilità di far valere l’acquisito diritto di superficie (per volumi interrati o seminterrati) su 205 metri quadrati di terreno, in parte occupati anche dallo chalet Girfalco, ma anche «la servitù di passaggio pedonale e carrabile sul viale di tigli che fiancheggia la struttura, per una superficie di ulteriori 390 metri quadrati». In questo contesto andrebbero definiti con chiarezza i progetti futuri per l’ex albergo come la decisione, senza se e senza ma, di «pedonalizzare interamente il parco, facendo valere i divieti di accesso presenti nel viale della Cattedrale e in tutta l’area che la fiancheggia, evitando la sosta di auto che in alcuni giorni arrivano persino sopra il selciato del sagrato. Se sono necessarie delle deroghe, si abbia la correttezza di definirle e di farle rispettare. Tra l’altro il rispetto del divieto di sosta consentirebbe di eliminare “alla radice” il problema di salute del cedro più famoso della città, attorno al quale non sarebbero più necessarie le transenne. Una vera pedonalizzazione potrebbe portare con sé una serie di interventi: la sostituzione dell’asfalto nel viale della Cattedrale con una pavimentazione in selciato, pietra o similare; la realizzazione di una nuova illuminazione che valorizzi la prospettiva e il viale di lecci; la chiusura totale al transito di via del Teatro Antico; la realizzazione di una balconata di affaccio dalla via omonima verso l’antica cavea del teatro, arretrando il cancello di accesso al Conservatorio dello spazio necessario alla realizzazione di un belvedere».


Gli alberi


Italia Nostra parla poi della piantumazione di bordure e dell’inserimento «di nuove essenze ornamentali adeguate al contesto, con la realizzazione di un arredo urbano che valorizzi, tramite indicazioni, segni a terra o elementi architettonici, tutte le preesistenze emerse nel corso degli scavi archeologici eseguiti nel corso del tempo o oggetto di studio».

Idem per il galoppatoio di Villa Vinci, «rendendo visibile al cittadino e al turista». Un lavoro che andrebbe accompagnato anche a una mggiore cura verso piazza del Popolo e altre vie del centro, dove «sono costantemente presenti alcune luminarie del periodo natalizio e gli allacci idrici ed elettrici per i vari eventi estivi (tra l’altro attivi ed accessibili a tutti, con conseguenti rischi). Le aree con divieto di sosta sono costantemente occupate da veicoli, anche a ridosso della piazza e di edifici monumentali, mentre i cartelli stradali utili solo in determinate occasioni sono lasciati sempre sul posto. Negli ultimi mesi Italia Nostra ha raccolto numerose segnalazioni da parte di soci, di residenti e di cittadini, relative alla situazione del decoro degli spazi pubblici del centro storico. L’associazione è da sempre sensibile nei riguardi di tali tematiche con la ferma convinzione di come, anche grazie alla cura delle piccole cose, si possa contribuire a creare una città rispettosa delle proprie origini e della propria storia, più attenta alla salvaguardia dei beni architettonici, ambientali e paesaggistici del territorio».

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