Caranfa (Cna): «Fotovoltaico per le imprese di Fermo, accolto il progetto della Cna»

Andrea Caranfa
Andrea Caranfa
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Domenica 6 Agosto 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11:16

FERMO - Agosto porta una buona notizia per le piccole e medie imprese: i sostegni per l’autoproduzione di energia diventano realtà. Infatti, tra le proposte di revisione al Pnrr è stato recepito il progetto presentato dalla Cna sull’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei capannoni delle piccole imprese.

«Un obiettivo importantissimo che abbiamo colto - commenta il direttore generale di Cna Fermo Andrea Caranfa -.

Quali problematiche consentirà di affrontare? Sicuramente aiuterà a fronteggiare l’aumento del costo dell’energia per le pmi e a procedere verso una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti. Una questione su cui abbiamo puntato l’attenzione già più di un anno fa, al fine di accelerare la capacità di messa a terra delle risorse, rispettando le scadenze del Piano: si tratta di riuscire a sfruttare l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese, incentivando l’autoconsumo tramite gli investimenti aggiuntivi da parte delle imprese private». Il progetto di Cna entrato nel Pnrr prevede sostegni, sotto forma di credito d’imposta, che permetteranno a oltre 200mila micro e piccole imprese italiane di installare gli impianti fotovoltaici, produrre energia da fonti rinnovabili, abbattere fino al 60% i costi dell’energia, contribuire alla transizione energetica del Paese. L’utilizzo dei tetti dei capannoni contribuirà in modo significativo anche alla riduzione del consumo di suolo nella produzione di energia.

La crisi energetica


La crisi energetica ha reso ancora più evidenti alcune debolezze strutturali del sistema energetico italiano. «Interventi di questo tipo devono acquisire centralità ed urgenza - aggiunge il direttore di Cna Fermo -. I vantaggi quindi sono considerevoli, per l’Italia e per le aziende, perché la proposta Cna non comporta consumo di suolo, tutela il patrimonio paesaggistico, riduce le emissioni, genera risparmi sulla bolletta, riqualifica gli immobili produttivi e contribuisce a ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi. L’intervento che abbiamo promosso può coinvolgere fino a 200mila le micro e piccole imprese che possono essere coinvolte, con una nuova potenza installata di quasi 9 GW, senza consumare territorio». Una buona notizia, in un quadro generale che per chi fa impresa, o vorrebbe farla, che resta governato dall’incertezza e dalle criticità. «Ci servono dei punti fermi - spiega Caranfa -. Sta calando la voglia di intraprendere, si investe sempre meno, la fiducia delle imprese sta diminuendo, quando invece l’impresa diffusa può e deve essere il centro della spinta del paese in crescita. La politica del rialzo dei tassi d’interesse adottata dalla Banca centrale europea per contenere l’inflazione sta avendo effetti deleteri sulle attività economiche e sulla vita di famiglie e imprese. L’andamento del prodotto interno lordo registra un rallentamento per via della debolezza della domanda interna, chiaramente fiaccata dall’aumento dei prezzi e dei tassi d’interesse. Per questo è necessario accelerare gli investimenti pubblici previsti dal Pnrr e studiare rapidamente le misure che devono essere inserite nella prossima Legge di Bilancio per sostenere gli investimenti privati e la crescita della produttività».

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