Campiglione, il nuovo quartiere attorno all'ospedale: in Consiglio passa la variante urbanistica

Campiglione, il nuovo quartiere attorno all'ospedale: in Consiglio passa la variante urbanistica
Campiglione, il nuovo quartiere attorno all'ospedale: in Consiglio passa la variante urbanistica
di Chiara Morini
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Giovedì 1 Dicembre 2022, 07:26

FERMO - La variante per la ridefinizione urbanistica di Campiglione è passata in consiglio comunale. Si trattava della seconda lettura, dopo la prima, avvenuta lo scorso marzo, e la lettura e l’esame delle osservazioni pervenute. Ora ci saranno prima l’esame della Provincia e poi il terzo e ultimo passaggio in Consiglio. «Abbiamo adottato – commenta Sara Pistolesi, consigliere comunale e coordinatrice del Tavolo di lavoro su Campiglione – questa variante seguendo la flessibilità urbanistica, e questo secondo passaggio ha dato a tutti la possibilità di confrontarsi». Oltre 36 le osservazioni pervenute, nell’esame delle quali si è tenuto conto della possibilità di supportare le attività produttive, si è posto l’accento sulla prossimità o inclusione della variante, e si è intervenuti sull’ex area Apr 22. Il tutto a consumo di suolo zero, con una semplificazione tecnica, e aree progetto attuabili in modo indipendente.


Le prospettive


«L’approvazione – commenta il sindaco Paolo Calcinaro – è un altro importante passaggio per disegnare la nuova Campiglione – Molini Girola, che porterà investimenti, servizi, commercio, economia e lavoro, ma anche molto verde, spazi pubblici e nuova viabilità a servizio del nuovo ospedale».

La costruzione del nuovo nosocomio procede spedita e di sicuro darà il la a notevoli opportunità di sviluppo futuro per tutta la zona, ecco dunque l’intento di ridefinire il quartiere dal punto di vista urbanistico, procedura partita all’inizio del 2021.

Richieste di investimenti già ci sono, l’attenzione delle attività produttive è alto, e, ricorda Calcinaro, «pensare che quando si è insediata questa amministrazione c’era il timore della centrale a biomasse, mentre oggi Campiglione-Molini si presentano così, con il lavoro che portiamo avanti per sviluppo e crescita». Gli obiettivi della variante vengono descritti dall’assessore all’Urbanistica Maria Antonietta Di Felice che sottolinea anche «l’ampliamento delle destinazioni d’uso di alcune aree, nuovi spazi, una maggiore vivibilità».

Un lavoro portato avanti non solo per Campiglione aggiunge Pistolesi, «e non solo per Fermo, ma per tutto il Fermano. Importante anche aver risolto le questioni dei nodi intricati di vecchie aree progetto. La ex Apr 22, divisa in subcomparti, potrà ospitare destinazioni come Rsa o casa di cura, oltre agli spazi di comunità, pubblici, con attenzione al sociale, con l’asilo nido comunale che sorgerà in località San Claudio, finanziato con Pnrr, oltre alle comunità educanti presenti da oltre un anno nel centro sociale».

Fin qui la variante, ma il dibattito è anche politico, e l’assessore Di Felice, commentando il contributo della Lega, dice che «apprezzo con soddisfazione il contributo della Lega, che ha compreso il valore di questo strumento per lo sviluppo di Fermo e del Fermano. Ritengo invece che il Pd e la sinistra, chiusi nella loro opposizione, abbiano perso l’occasione per partecipare a un percorso costruttivo e innovativo per il territorio». Il consigliere Pierluigi Malvatani, che pure aveva criticato il metodo nella prima lettura, ritiene che la variante «andava meditata e strutturata meglio».


I motivi


«Non riusciamo a spiegarci - sottolinea - quale sia l’idea di fondo, quando si prevede una quantità di costruzioni a destinazione commerciale per 50mila metri cubi. Vuol dire che si vuole concentrare qui l’economia del territorio, affossando il centro storico e tutti gli altri quartieri. C’è anche una bomba a orologeria, che potrebbe scoppiare, come è l’ex Omsa. I volumi a disposizione hanno una destinazione commerciale che può essere grande 10 volte l’Oasi, questo andava valutato per evitare altre attività commerciali, e magari migliorare spazi verdi e ludici». Di «frutto di scelte molto spesso diverse dagli spunti progettuali del masterplan di Nomisma, che non migliora in alcun modo l’attuale assetto dell’area già ad alta densità edilizia sia residenziale che pubblica» parla il capogruppo Pd Sandro Vallasciani.

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