Credito d'imposta, ok alla proroga. E ora oltre 20 imprese fermane alla fiera di Mosca

Credito d'imposta, ok alla proroga. E ora oltre 20 imprese fermane alla fiera di Mosca
Credito d'imposta, ok alla proroga. E ora oltre 20 imprese fermane alla fiera di Mosca
di Massimiliano Viti
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Martedì 17 Ottobre 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 10:45

FERMO - Da Roma arriva una buona notizia. E da Mosca? «Con la misura approvata oggi (ieri, ndr) all’interno della manovra varata dal Consiglio dei Ministri, i termini del possibile riversamento del credito di imposta vengono prorogati al 30 giugno 2024. In questo modo l’albo dei certificatori, appena istituto e in fase di formazione, potrà dare certezza su chi ne abbia davvero diritto.

Grande merito al lavoro del viceministro Leo e dell’imprenditrice Annarita Pilotti» afferma Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo.

Da una certezza italiana a un punto interrogativo russo. Come andrà l’Obuv? Nella capitale russa inizia oggi l’edizione numero 59 di Obuv Mir Kozhi, il salone fieristico delle calzature e dei prodotti in pelle che si svolge al quartiere fieristico Expocentre.


Il numero


Assocalzaturifici sostiene la partecipazione delle aziende italiane. Sono circa 80 le aziende presenti alla manifestazione, di cui oltre 20 provenienti dalla provincia di Fermo. «Non mi aspetto grandi cose, vista la situazione (guerra e cambio del rublo contro euro). Ma mi auguro quantomeno di mantenere i rapporti con i nostri clienti, anche con piccoli quantitativi», afferma Gianluca Tombolini del calzaturificio Fru.it. di Porto Sant’Elpidio. «Il cambio del rublo, che è sopra quota 100 sull’euro, influenzerà gli affari. Soprattutto per i quantitativi. Se il buyer volesse spendere la stessa somma dell’anno scorso, comprerebbe il 30% in meno di paia», sottolinea.

«Le buone sensazioni arrivate al Micam Milano, con i buyer russi che hanno comprato o comunque mostrato interesse per le nostre collezioni, ci inducono a pensare positivo», sottolinea Fenni. Per la pelletteria la situazione è analoga. «Non dimentichiamo che ci sono le difficoltà per i pagamenti», afferma Roberto Gironacci, di pelletterie Gironacci di Montegranaro. Che poi precisa: «Il rialzo del rublo ha impattato anche sulle vendite dei negozi russi. Non so se i negozianti hanno i magazzini pieni oppure no».

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