Fermo, bus in fiamme nel traforo
La Procura ora convoca l'autista

L'incendio nel tunnel
L'incendio nel tunnel
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Aprile 2016, 09:47

FERMO - Verranno ascoltati questa mattina dal procuratore de L’Aquila Roberto Paternesi e Adolfo Virgili, rispettivamente autista e titolare dell’autobus che sabato pomeriggio si è incendiato sull’A24, all’interno della galleria del traforo del Gran Sasso. Un’audizione per mettere nero su bianco i loro racconti che finiranno nel fascicolo aperto della Procura per fare piena luce su quanto accaduto. Perché l’autobus si è improvvisamente incendiato? Si poteva evitare?

Per il momento, stando alle dichiarazioni raccolte informalmente già sabato pomeriggio dalla polizia autostradale, sembra che non ci sia davvero nulla da rimproverare né all’autista che ha salvato, grazie alla sua prontezza di riflessi, tutti e 47 i passeggeri facendoli scendere dal bus prima che venisse avvolto dalle fiamme, né al titolare della Sam autolinee di Montegranaro, proprietaria del mezzo, che aveva, nonostante fosse un po’ datato (immatricolato nel 2001), tutto in regola dal punto di vista dei controlli e delle revisioni varie. Insomma, stando a quanto emerso finora l’incendio che ha distrutto l’autobus è stato causato da un guasto che tuttavia non poteva essere intercettato prima. Tanto è vero che, sempre secondo quanto riferito da Virgili e confermato dai passeggeri, il mezzo era stato fermato a Porto Sant’Elpidio un paio di ore prima del rogo dalla polizia stradale che aveva controllato tutto, “aveva persino fatto aprire per vedere il motore”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA