“Alberi per l’Amazzonia”: in campo le associazioni. Aloe ospita padre Mario Bartolini

“Alberi per l’Amazzonia”: in campo le associazioni. Aloe ospita padre Mario Bartolini, prosegue l’impegno per la sua missione
“Alberi per l’Amazzonia”: in campo le associazioni. ​Aloe ospita padre Mario Bartolini, prosegue l’impegno per la sua missione
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Lunedì 15 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:13

FERMO Nella sala comunitaria della Casa delle Associazioni in via Del Bastione di Fermo, ha avuto luogo l’incontro organizzato dall’associazione missionaria Aloe, con padre Mario Bartolini missionario originario di Valcinante di Roccafluvione e oramai da mezzo secolo, a Barranquita, nella Regione di San Martin, dell’Amazzonia peruviana. Padre Mario Bartolini è un nome noto nel territorio fermano, per essere uno dei missionari con cui Aloe è maggiormente in contatto da una quindicina di anni.

Il rapporto

«Il rapporto con lui infatti - ricostruiscono dall’associazione - è iniziato in un momento cruciale della sua vita e della sua missione, quando nel 2009, per aver partecipato ed essere stato uno dei protagonisti della rivolta delle comunità indigene contro i programmi di deforestazione messe in atto da imprese multinazionali, si è trovato a dover subire un lungo processo durato ben due anni, in cui rischiava il carcere o l’espulsione dal paese, e durante i quali era stato costretto ad un regime di libertà condizionata che non gli permetteva di muoversi dalla sua missione.

Negli anni 2010-2012 Aloe ha condotto un’ampia campagna informativa sulla sua situazione». Terminata questa fase «con la completa assoluzione del missionario, a partire dal 2012 è iniziato per Aloe l’appoggio, anche economico, per determinati progetti sociali portati avanti dalla missione di Barranquita. In particolare, il progetto che sosteniamo ormai da un decennio, è quello di una radio, “La voz del Caynarachi” che costituisce lo strumento principe per la comunicazione diretta e per l’informazione rivolta alle comunità indigene sparse in un territorio amplissimo raggiungibile altrimenti unicamente a piedi con giorni e giorni di marcia oppure in barca per via fluviale».

Il rientro

Rientrato per breve tempo in Italia per motivi familiari in questo mese di aprile, padre Mario si è reso disponibile ad incontrare l’associazione a Fermo per fare un po’ il punto della situazione attuale sia del paese in generale che della missione di Barranquita in particolare. L’incontro ha riscosso un’ampia partecipazione di persone che hanno potuto ascoltare un padre Mario come sempre particolarmente intenso e coinvolgente nella sua testimonianza. Il Perù sta vivendo una situazione particolarmente difficile dal punto di vista politico. «Alla missione e alle organizzazioni popolari più consapevoli, non resta che un lavoro dal basso».

L’impegno

Agiscono in questo modo «sia la cooperativa di contadini creata a suo tempo dalla missione stessa di Barranquita, che la “Pastorale de la Tierra”, un organismo del Vicariato di Yurimaguas che si pone come programma la difesa della foresta e della vita forestale delle comunità indigene. E’ esattamente il nuovo progetto assunto dall’associazione Aloe, insieme ad altre associazioni del fermano riunite nella rete denominata “Cuore Amazzonico” (Legambiente di Porto Sant’Elpidio, il circolo Laudato si di Montottone, il Teatro della Solidarietà di Porto Sant’Elpidio, ed altri), progetto denominato “Alberi per l’Amazzonia”, che si sta portando avanti e cercando di finanziare da circa un anno. «La nutrita assemblea presente sabato pomeriggio presso la Casa delle Associazioni si è mostrata estremamente interessata alla testimonianza di padre Mario, partecipando con numerosi interventi e riflessioni. Padre Mario però con il suo stile sempre pungente e diretto, non ci ha voluto lasciare senza una forte provocazione: «Vi ringraziamo per l’aiuto che ci date per ripiantare alberi in Amazzonia, ma il problema è anche vostro. Se è vero che “Il calore aumenta perché gli alberi diminuiscono”, allora anche voi dovete ripiantare gli alberi qui da voi! Noi cerchiamo di ripiantarli in Amazzonia, ma voi dovete ripiantarli qui in Italia!».

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