Turismo nel Fermano, c'è fermento: nei villaggi già il 15% in più di richieste: «Bene le prenotazioni ma serve destagionalizzare»

A lato Andrea Di Santo, sopra: Maria Adele Luzi, Andrea Serafini e Romano Montagnoli tutti pronti a riavviare gli chalet in vista dell’estate A lato Andrea Di Santo, sopra: Maria Adele Luzi, Andrea Serafini e Romano Montagnoli tutti pronti a...
A lato Andrea Di Santo, sopra: Maria Adele Luzi, Andrea Serafini e Romano Montagnoli tutti pronti a riavviare gli chalet in vista dell’estate A lato Andrea Di Santo, sopra: Maria Adele Luzi, Andrea Serafini e Romano Montagnoli tutti pronti a...
di Sonia Amaolo
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Martedì 16 Aprile 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 11:50

FERMO Come sarà l’estate? Gli operatori turistici mettono a fuoco le prenotazioni e i problemi sul tappeto: carenza di infrastrutture e di un sistema dell’ospitalità che metta in rete la ricettività, compresi gli appartamenti in affitto. Altre due questioni sono il caro benzina e le scuole aperte d’estate che mettono a rischio l’operazione destagionalizzazione. Il fine settimana, con il primo assaggio d’estate promette bene ma le questioni sul tappeto vanno risolte. A cominciare dal piano del governo sulle scuole aperte d’estate che contrasta con la volontà di allungare la stagione. 

I nodi

La benzina a 2,50 euro a litro incide sulla vita delle persone, quindi dei turisti. Il problema infrastrutturale è diventato una piaga, gli incidenti in autostrada ma anche il traffico bloccato per ore ed ore in prossimità dei lavori sugli asfalti certo non aiutano il turismo, come l’aeroporto sono beni di prima necessità per il settore. Infine la tanto osannata rete, se ne parla ma ancora non si vede. Queste sono le considerazioni a caldo, ascoltando gli addetti al settore. Daniele Gatti, presidente di Villaggi Marche in Confcommercio Marche Centrali dice che a metà maggio i Villaggi riaprono tutti e «registriamo un incremento delle prenotazioni, all’Holiday siamo al +15% rispetto l’anno scorso. C’è una ripresa molto forte anche rispetto alla scorsa stagione e c’è una richiesta spasmodica da parte di famiglie con bambini. Confermato il brand Marche come un turismo per famiglie e le strutture sono performanti per questo tipo di vacanza ma dobbiamo capire queste nuove proposte di legge di tenere aperte le scuole d’estate, considerando la necessità di allungare la stagione turistica. La proposta governativa è in fase embrionale, dobbiamo metabolizzarla, se ne parla in seno alla nostra associazione perché la nostra risorsa sono le famiglie con bambini, dobbiamo capire se e quanto impatta questa proposta di legge.

Stiamo spingendo, con la Regione, per capire gli spazi di manovra perché nelle Marche è questo il problema: la stagione troppo breve».

Gli hotel

Gianluca Vecchi presidente Ataf dice che negli alberghi «le prenotazioni non decollano e la stagione si profila come quella dell’anno scorso, la benzina da troppo tempo è alle stelle e si riducono i margini di utile per gli imprenditori, speriamo di allungare la stagione ma il sistema Italia non lo vedo pronto a destagionalizzare. Sulle infrastrutture, sull’aeroporto, la Regione s’impegna ma il problema resta e ci trasciniamo una crisi dall’ormai lontano 2008». Devis Alesi presidente B&B del Fermano dice che per le piccole strutture che lui rappresenta «il periodo è molto ma molto positivo. Venivamo da periodi sofferti e tutto influisce sul turismo ma siamo ripartiti e c’è un discreto movimento, condizioni migliori dell’anno scorso. Teniamo presente, però, il problema della viabilità. Gli incidenti e le file chilometriche in autostrada e nelle principali arterie viarie per via dei lavori vanificano qualsiasi campagna di marketing». Romano Montagnoli presidente regionale Sib in Confcommercio vede che la gente in spiaggia c’è e «le prenotazioni vanno molto bene anche perché, per il servizio che offriamo, i prezzi possiamo dire che sono ribassati. Altrove sono triplicati. A livello istituzionale, credo molto nell’Atim, la politica è giusta. Sul piano della ricettività ci vorrebbe un sistema misto pubblico-privato. L’accoglienza non s’inventa dall’oggi al domani, le grandi strutture fanno grandi numeri ma laddove vengono a mancare i grandi alberghi, bisogna mettere in rete anche gli appartamenti in affitto. Non si possono chiedere cifre astronomiche per gli affitti estivi, bisognerebbe prevedere un calmiere, incentivi magari, verifiche, per una messa in rete dell’ospitalità e un monitoraggio delle richieste e delle offerte di servizio».

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