Addio Smemoranda? Non questa volta. La storica agenda nata nel '78, dopo un boom negli anni Novanta, ha rischiato di sparire per sempre dai banchi di scuola dopo il fallimento della Gut, la società editoriale dei tre direttori Nico Colonna, Gino & Michele. Il marchio era stato messo all'asta dal Tribunale di Milano ma non si presentò nessuno. La base di partenza per l'acquisto era di tre milioni. Ed è qui che entra in scena il nuovo imprenditore: Lucio Santoro.
Il nuovo editore è un impreditore pugliese trapiantato a Londra. Lucio Santoro è riuscito a diventare il nuovo papà di Smemoranda attraverso un altro canale. Nei prossimi mesi si terrà la seconda asta ma il vincitore è già lui perchè ha rilevato la licenza e questo gli darà diritto ad avere la prima parola nell'incanto.
Asta con e senza incanto: le differenze
Le aste giudiziarie, che dispongono la vendita forzata di beni mobili e immobili, possono avvenire secondo due modalità: con incanto e senza incanto.
Quando l’asta avviene con incanto significa che tra i partecipanti all’asta ci sarà una vera e propria gara a chi offre il prezzo più alto. Vengono prese in considerazione solo le offerte che superano di almeno un quinto quella precedente.
Invece, quando l’asta avviene senza incanto le offerte di acquisto sono depositate direttamente presso la cancelleria del giudice e non in pubblica udienza. Le offerte di questo tipo sono segrete, consegnate in busta chiusa ed irrevocabili.
Smemoranda 2025-26 si farà
Nell’ipotesi peggiore, almeno la Smemoranda 2025-2026 si farà.
«Assieme - dice la società Santoro Italia – hanno deciso di rilanciare un’esperienza editoriale unica nel suo genere». E loro stessi fanno capire le proprie intenzioni, parlando di «garantire continuità al progetto editoriale, a tutti quei valori e contenuti che da sempre hanno caratterizzato il fenomeno (culturale) Smemoranda e che hanno trasformato il diario/agenda da un oggetto di consumo, a un vivace soggetto di cultura e design e poi di culto. È una storia che tornerà a vivere, scritta e disegnata nelle pagine della Smemo, col contributo di centinaia di collaboratori, che ne hanno decretato un successo senza precedenti nel mercato italiano».