Busta paga, sconti Irpef
Circa 150 euro di media l'anno

Busta paga, sconti Irpef Circa 150 euro di media l'anno
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Giovedì 17 Ottobre 2013, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:10
ROMA - Cosa si pu fare con 47 centesimi al giorno o, se preferiamo, 14 euro al mese? Praticamente nulla.

Eppure è a questo che ci riferiamo quando parliamo delle maggiori detrazioni per lavoro dipendente che arriveranno in busta paga per effetto della legge di stabilità varata l’altra notte dal governo: 152 euro in media, al massimo 172 euro all’anno. Lo sforzo per le casse dello Stato è notevole: un miliardo e mezzo di euro. Il risultato individuale in busta paga è irrisorio. E potrebbe diventare addirittura negativo per chi, ad esempio, ha un animale domestico o ha iscritto il figlio minorenne in palestra. Infatti, il governo prevede di recuperare 500 milioni di euro dalla cosiddetta ”tax expenditure“, l’operazione di sfoltimento delle agevolazioni fiscali (detrazioni e deduzioni varie). Su quali voci scenderà la ghigliottina lo sapremo «entro gennaio 2014». Veterinario e palestra, ad esempio, sono nel mirino dei tecnici. Per garantirsi il risultato, il governo ha previsto anche una clausola di salvaguardia che andrebbe a colpire linearmente le detrazioni, con la riduzione dello sconto dal 19 al 18% per la dichiarazione da presentare nel 2014 e poi ancora al 17% l’anno successivo. Intanto chi viaggia su stipendi molto alti, è chiamato a concorrere ai sacrifici: è prorogato per altri tre anni il contributo di solidarietà del 3% sui redditi superiori a trecentomila euro.



LE ANOMALIE

Tornando agli sconti in busta paga, le simulazioni da noi elaborate (vedi tabella) si basano su un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente per i redditi di 15.000 euro l’anno, dagli attuali 1.338 euro a 1.510 euro. Cifra che sarebbe confermata dalle slide diffuse ieri sera da Palazzo Chigi che indicano in 152 euro lo sconto previsto per i redditi compresi tra 15.001 e 20.000 euro. Ma le cose possono cambiare. Il premier Letta ha annunciato il Parlamento può modificare la platea. È ovvio, quindi, che se questa dovesse restringersi, i beneficiari avrebbero qualche spicciolo in più al giorno.



Intanto, già si evidenziano delle anomalie. Con questo sistema gli incapienti, ovvero chi guadagna meno di 8.000 euro l’anno e quindi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, non avrà alcun beneficio. Si tratta di circa quattro milioni di lavoratori. Scarsissimi gli effetti anche per chi è poco sopra quella soglia (fino a 10-11.000 euro), dato che con le detrazioni per i familiari a carico già ci si avvicina a Irpef zero. Ancora non è noto se la cifra sarà messa a disposizione in un’unica tranche o invece verrà diluita mese per mese. In ogni caso non sarà una tantum. La legge di stabilità stanzia un altro miliardo e duecento milioni per il 2015 e poi ancora 1,4 miliardi nel 2016. Per un totale di 5 miliardi in tre anni.